martedì 17 agosto 2021

Il Vangelo del Mercoledì 18 Agosto 2021

 

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.

Sant’Elena Imperatrice, madre di Costantino.

Prima Lettura

Avete detto: Un re regni sopra di noi. Invece il Signore, vostro Dio, è vostro re.

Dal libro dei Giudici (9,6-15)

In quei giorni, tutti i signori di Sichem e tutta Bet Millo si radunarono e andarono

a proclamare re Abimèlec, presso la Quercia della Stele, che si trova a Sichem.

Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizìm e,

alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!

Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi.

Dissero all'ulivo: "Regna su di noi".

Rispose loro l'ulivo: "Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi

e uomini, e andrò a librarmi sugli alberi?".

Dissero gli alberi al fico: "Vieni tu, regna su di noi".

Rispose loro il fico: "Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito,

e andrò a librarmi sugli alberi?".

Dissero gli alberi alla vite: "Vieni tu, regna su di noi".

Rispose loro la vite: "Rinuncerò al mio mosto, che allieta dèi e uomini,

e andrò a librarmi sugli alberi?".

Dissero tutti gli alberi al rovo: "Vieni tu, regna su di noi".

Rispose il rovo agli alberi: "Se davvero mi ungete re su di voi, venite, rifugiatevi

alla mia ombra; se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano"».

Parola di Dio.

Vangelo

Sei invidioso perché io sono buono?

Dal Vangelo secondo Matteo (20,1-16) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile

a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.

Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna.

Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati,

e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò".

Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto.

Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: "Perché

ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?".

Gli risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata".

Ed egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".

Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori

e da' loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi".

Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.

Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più.

Ma anch'essi ricevettero ciascuno un denaro.

Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: "Questi ultimi hanno

lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso

della giornata e il caldo".

Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto.

Non hai forse concordato con me per un denaro?

Prendi il tuo e vattene.

Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose

quello che voglio?

Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?".

Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il cuore della parabola di oggi sta tutto nell’annotazione che fanno gli operai

della prima ora, che hanno lavorato tutto il giorno sotto il sole cocente.

Mentre sono in fila che aspettano la propria paga, vedendo che gli operai

dell’ultima ora ricevono un denaro, pensano di ricevere di più.

È giusto, logico, tutti l’avremmo pensato, è una questione di giustizia.

Poi, quando ricevono anch’essi un denaro, paurosi, invece di chiedere ciò che

hanno pensato, chiedono per gli altri di meno.

Sono forti con i deboli e deboli con i forti.

Un denaro, ci dicono gli esegeti, era lo stipendio base perché una persona

potesse dar da mangiare alla propria famiglia.

E così capiamo che quell’ultima chiamata alle cinque del pomeriggio, inutile da un

punto di vista lavorativo, è l’occasione, per lo straordinario padrone della vigna,

di dare il necessario a dei poveracci senza umiliarli.

Gli operai della prima ora, invece, chiedono per loro la fame.

Mistero della miseria umana e del male che alberga nei nostri cuori!

Gioiamo, amici, di potere lavorare nella vigna del Signore, gioiamo nel vedere fratelli

e sorelle fare esperienza della misericordia del Signore anche all’ultimo minuto!

Non sarà facile, solo la preghiera ci può aiutare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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