Della 19° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Teresa
Benedetta della Croce, vergine e martire, patrona d’Europa.
Prima Lettura
Ti farò mia sposa
per sempre.
Dal libro del profeta
Osèa (2,16b.17b.21-22)
Così dice il Signore: «Ecco,
la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà come
nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì
dal paese d’Egitto.
Ti farò mia sposa per
sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà e tu
conoscerai il
Signore».
Parola di Dio.
Vangelo
Ecco lo sposo!
Andategli incontro!
Dal Vangelo secondo
Matteo (25,1-13) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà
simile a dieci vergini
che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo.
Cinque di esse erano
stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade,
ma non presero con sé
l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade,
presero anche l’olio
in piccoli vasi.
Poiché lo sposo
tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò
un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.
Allora tutte quelle
vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
Le stolte dissero alle
sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre
lampade si spengono”.
Le sagge risposero:
“No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate
piuttosto dai
venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle
andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini
che erano pronte
entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono
anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore,
signore, aprici!”.
Ma egli rispose: “In
verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque,
perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Tornerà lo sposo.
È venuto nella storia, continua a
sfiorare i cuori di chi si mette alla sua ricerca
e ne fa esperienza nello Spirito
ma tornerà anche nella gloria per ricapitolare
tutte le cose, come dice san
Paolo.
Tornerà e noi siamo chiamati a
vegliare, a vigilare, ad aspettarlo con fiducia.
Siamo sinceri; quanti, fra noi,
credono ancora a questo ritorno?
Quanti, davvero, aspettano il
ritorno glorioso del Signore nella pienezza dei tempi?
Se durante la celebrazione
dell’eucarestia, dopo la consacrazione, quando la
comunità proclama solennemente;
nell’attesa della tua venuta, Gesù venisse
veramente, come reagiremmo?
Eppure l’attesa è la
caratteristica principale del cercatore di Dio.
Un’attesa operosa, che veglia,
che agisce.
Il rischio di assopirsi è sempre
presente, siamo onesti.
Il rischio di vivere come se Gesù
non fosse e non fosse il presente, è palpabile
nel nostro cristianesimo
annacquato e inconcludente.
Accogliamo questa parabola come
un severo monito, come un invito a non
desistere, come una scossa alla
nostra tiepidezza.
Vegliamo nella gioia aspettando
il ritorno dello sposo.
Verrà quando meno ce lo
aspettiamo e aspettandolo, preghiamo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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