martedì 20 luglio 2021

Il Vangelo del Mercoledì 21 Luglio 2021

 

Della 16° settimana del Tempo Ordinario.

Prima Lettura

Io sto per far piovere pane dal cielo per voi.

Dal libro dell'Esodo (16,1-5.9-15)

Gli Israeliti levarono le tende da Elìm e tutta la comunità degli Israeliti arrivò

al deserto di Sin, che si trova tra Elìm e il Sinai, il quindici del secondo mese

dopo la loro uscita dalla terra d'Egitto.

Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.

Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto,

quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà!

Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».

Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi:

il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo

metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge.

Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà

il doppio di ciò che avranno raccolto ogni altro giorno».

Mosè disse ad Aronne: «Da' questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: "Avvicinatevi

alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!"».

Ora, mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono

verso il deserto: ed ecco, la gloria del Signore si manifestò attraverso la nube.

Il Signore disse a Mosè: «Ho inteso la mormorazione degli Israeliti.

Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane;

saprete che io sono il Signore, vostro Dio"».

La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato

di rugiada intorno all'accampamento.

Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa

fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra.

Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non

sapevano che cosa fosse.

Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

Parola di Dio.

Vangelo

Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto.

Dal Vangelo secondo Matteo (13,1-9) anno dispari.

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.

Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise

a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.

Egli parlò loro di molte cose con parabole.

E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.

Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.

Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito,

perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e,

non avendo radici, seccò.

Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono.

Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno.

Chi ha orecchi, ascolti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù parlava in parabole non per nascondere il mistero ma per coinvolgere il

cuore e l’intelligenza degli ascoltatori.

La parabola del seminatore è emblematica, per capire il rapporto tra il cuore di

chi ascolta e la Parola del Signore.

Il seminatore getta a larghe bracciate il seme, senza preoccuparsi di scegliere il terreno.

Solo i semi che cadono sulla terra buona danno un prodotto abbondante, che forse

controbilancia la perdita precedente.

È infatti sua, non nostra, la generosità nello spargere il seme.

Certo, quel seminatore non è un freddo e misurato calcolatore.

Potremmo dire persino che “spreca” il seme.

Sembra, inoltre, che riponga fiducia anche verso quei terreni che sono più una

strada o un ammasso di sassi, che un luogo arato e disponibile.

Eppure anche in questi terreni getta il seme, perchè?

Semplice; anch’io ero un terreno sassoso dal cuore di pietra, ma il Signore ha

voluto seminare il seme della sua Parola, anche nel mio cuore indurito, senza

aspettarsi niente, ma con tanta pazienza ha aspettato di poter vedere il frutto

della sua semina; ora mi ritrovo quì ogni giorno a meditare la sua Parola.

Per questo lo ringrazio ogni giorno con la mia preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonaci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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