martedì 22 giugno 2021

Il Vangelo del Mercoledì 23 Giugno 2021

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

San Lanfranco Beccari, vescovo di Pavia.

Prima lettura.

Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.

E il Signore concluse un'alleanza con lui.

Dal libro della Gènesi (15,1-12.17-18)

In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del

Signore: «Non temere, Abram.

Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande».

Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai?

Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco».

Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico

sarà mio erede».

Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede,

ma uno nato da te sarà il tuo erede».

Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci

a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».

Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti

in possesso questa terra».

Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?».

Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre

anni, una tortora e un colombo».

Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte

all'altra; non divise però gli uccelli.

Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.

Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco

terrore e grande oscurità lo assalirono.

Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una

fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi.

In quel giorno il Signore concluse quest'alleanza con Abram: «Alla tua discendenza

io do questa terra, dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate».

Parola di Dio.

Vangelo.

Dai loro frutti li riconoscerete.

Dal Vangelo secondo Matteo (7,15-20) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che

vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci!

Dai loro frutti li riconoscerete.

Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi?

Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti

cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo

produrre frutti buoni.

Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.

Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Lo sappiamo bene; siamo stufi marci di imbonitori da fiera, di guru e di tuttologi,

di opinionisti che riflettono al posto nostro!

Anche nella fede emergono, periodicamente, delle figure carismatiche, sia nella

Chiesa universale che nelle piccole situazioni.

Uomini e donne particolarmente significativi che ci rapiscono con la loro spiritualità.

È bene che sia così, da sempre il Vangelo si trasmette da bocca a orecchio attraverso

la testimonianza di persone credibili.

Ma seguiamo il consiglio del Signore Gesù; non dall’entusiasmo, né dalla forza

della predicazione, non dalla capacità organizzativa valutiamo un’intuizione, ma

dai frutti che produce.

Non dai risultati, per non cadere nella logica dell’efficientismo, ma dai frutti

Evangelici; pace interiore, gioia, compassione, perdono...

Siamo chiamati a valutare le nostre azioni pastorali, le nostre parrocchie, le nostre

attività partendo dalla stessa logica; guardando ai frutti che questi producono.

E con lo stesso criterio possiamo valutare noi stessi; la nostra vita sta portando dei frutti?

O viviamo solo in mezzo ai rovi?

Prima di incolparci di ogni insuccesso, proviamo a guardare se abbiamo investito

il nostro tempo e le nostre energie nell’unico che ci fa portare frutto, se siamo

innestati a Lui come il tralcio alla vite, aiutandoci con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

 

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