martedì 1 giugno 2021

Il Vangelo del Mercoledì 2 Giugno 2021

 

Della 9° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Marcellino e Pietro, Martiri.

Prima Lettura.

La loro preghiera fu accolta davanti alla gloria di Dio.

Dal libro di Tobìa (3,1-11a.16-17a)

In quei giorni, con l’animo affranto dal dolore, sospirai e piansi.

Poi iniziai questa preghiera di lamento: «Tu sei giusto, Signore, e giuste

sono tutte le tue opere.

Ogni tua via è misericordia e verità.

Tu sei il giudice del mondo.

Ora, Signore, ricòrdati di me e guardami.

Non punirmi per i miei peccati e per gli errori miei e dei miei padri.

Violando i tuoi comandamenti, abbiamo peccato davanti a te.

Ci hai consegnato al saccheggio; ci hai abbandonato alla prigionia, alla morte e

ad essere la favola, lo scherno, il disprezzo di tutte le genti, tra le quali ci hai dispersi.

Ora, quando mi tratti secondo le colpe mie e dei miei padri, veri sono tutti i tuoi giudizi,

perché non abbiamo osservato i tuoi comandamenti, camminando davanti a te nella verità.

Agisci pure ora come meglio ti piace; da’ ordine che venga presa la mia vita, in modo

che io sia tolto dalla terra e divenga terra, poiché per me è preferibile la morte alla vita.

Gli insulti bugiardi che mi tocca sentire destano in me grande dolore.

Signore, comanda che sia liberato da questa prova; fa’ che io parta verso la dimora eterna.

Signore, non distogliere da me il tuo volto.

Per me infatti è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia, e così

non sentirmi più insultare!».

Nello stesso giorno a Sara, figlia di Raguèle, abitante di Ecbàtana, nella Media, capitò

di sentirsi insultare da parte di una serva di suo padre, poiché lei era stata data in moglie

a sette uomini, ma Asmodèo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero

unirsi con lei come si fa con le mogli.

A lei appunto disse la serva: «Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti.

Ecco, sei già stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto portare il nome.

Perché vorresti colpire noi, se i tuoi mariti sono morti?

Vattene con loro e che da te non dobbiamo mai vedere né figlio né figlia».

In quel giorno dunque ella soffrì molto, pianse e salì nella stanza del padre con

l’intenzione di impiccarsi.

Ma, tornando a riflettere, pensava: «Che non insultino mio padre e non gli dicano: “La

sola figlia che avevi, a te assai cara, si è impiccata per le sue sventure”.

Così farei precipitare con angoscia la vecchiaia di mio padre negli inferi.

Meglio per me che non mi impicchi, ma supplichi il Signore di farmi morire per non

sentire più insulti nella mia vita».

In quel momento stese le mani verso la finestra e pregò: «Benedetto sei tu,

Dio misericordioso, e benedetto è il tuo nome nei secoli».

In quel medesimo momento la preghiera di ambedue fu accolta davanti alla gloria

di Dio e fu mandato Raffaele a guarire tutti e due: a togliere le macchie bianche

dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio, e a dare Sara,

figlia di Raguèle, in sposa a Tobìa, figlio di Tobi, e così scacciare da lei il

cattivo demonio Asmodèo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Non è Dio dei morti, ma dei viventi.

Dal Vangelo secondo Marco (12,18-27)

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei-i quali dicono che non c’è

risurrezione-e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto

che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello

prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.

C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza.

Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente,

e nessuno dei sette lasciò discendenza.

Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna.

Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie?

Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».

Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete

le Scritture né la potenza di Dio?

Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma

saranno come angeli nei cieli.

Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel

racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio di Abramo,

il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"?

Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’allegra disputa sulla vedova ammazza-mariti è una farsa per mettere in difficoltà

il Signore Gesù; i sadducei, conservatori, non ammettevano le novità della Legge

orale e la devozione dei farisei.

Farisei che, fra i molti difetti, avevano il pregio di approfondire il tema della sopravvivenza

delle anime, riprendendo e sviluppando una visione molto simile alla nostra attuale.

I sadducei perciò, non credevano alla resurrezione e l’assurdo caso proposto a Gesù

è costruito su misura per metterlo in difficoltà.

L’importanza della conservazione del nome famigliare obbligava una vedova ad

avere un figlio dal fratello del marito defunto per tutelarne la memoria.

Norma che a noi fa rabbrividire e che va contestualizzata nella logica tribale che l’ha voluta.

Di chi è moglie questa povera donna che ha passato un fratello dopo l’altro?

Gesù ne esce (bene) ridicolizzando la questione posta; nel Regno non ci sono

né mariti né mogli.

Ma la cosa che mi piace è lo stile con cui argomenta la sua riflessione; il Maestro

conosce e interpreta la Scrittura; il Dio dei patriarchi, presentandosi a Mosè, li nomina

come se fossero vivi.

Semplicemente grandioso ed efficace!

Noi facciamo tanta fatica a comprendere questo, perciò, chiediamo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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