Della 8° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Maria Maddalena de' Pazzi, vergine.
Prima Lettura
Chi adempie i comandamenti offre un sacrificio che salva.
Dal libro del Siràcide
(35,1-15)
Chi osserva la legge
vale quanto molte offerte; chi adempie i comandamenti offre
un sacrificio che
salva.
Chi ricambia un favore
offre fior di farina, chi pratica l'elemosina fa sacrifici di lode.
Cosa gradita al
Signore è tenersi lontano dalla malvagità, sacrificio di espiazione
è tenersi lontano dall'ingiustizia.
Non presentarti a mani
vuote davanti al Signore, perché tutto questo è comandato.
L'offerta del giusto
arricchisce l'altare, il suo profumo sale davanti all'Altissimo.
Il sacrificio
dell'uomo giusto è gradito, il suo ricordo non sarà dimenticato.
Glorifica il Signore
con occhio contento, non essere avaro nelle primizie delle tue mani.
In ogni offerta mostra
lieto il tuo volto, con gioia consacra la tua decima.
Da' all'Altissimo
secondo il dono da lui ricevuto, e con occhio contento, secondo
la tua possibilità, perché
il Signore è uno che ripaga e ti restituirà sette volte tanto.
Non corromperlo con
doni, perché non li accetterà, e non confidare in un sacrificio
ingiusto, perché il
Signore è giudice e per lui non c'è preferenza di persone.
Parola di Dio.
Vangelo
Riceverete in
questo tempo cento volte tanto insieme a persecuzioni,
e la vita eterna
nel tempo che verrà.
Dal Vangelo secondo
Marco (10,28-31) anno dispari.
In quel tempo, Pietro
prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto
e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In
verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa
o fratelli o sorelle o
madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa
del Vangelo, che non
riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case
e fratelli e sorelle e
madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna
nel tempo che verrà.
Molti dei primi
saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La scena del giovane ricco che se
ne va triste ha raggelato tutti gli aspiranti discepoli,
soprattutto per la riflessione
finale di Gesù che, sconfortato, nota come un cuore
colmo di bramosia difficilmente
riesce a far spazio all’assoluto di Dio.
Nel silenzio generale si alza la
voce del grandissimo Pietro; noi abbiamo lasciato tutto.
Forse è il tentativo di una
rassicurazione, una constatazione che chiede una risposta.
O forse è la generosità di Pietro
che indica a Gesù la sua rinuncia e quella degli
altri discepoli.
Come a dire al Signore; non sei
solo, noi ti abbiamo seguito, abbiamo lasciato
tutto per te, per il Regno.
La risposta di Gesù è
incoraggiante; seguirlo significa ritrovare cento volte tanto
tutto ciò che abbiamo lasciato.
Eccetto una; il padre, perché
seguire Gesù significa trovare l’unico Padre!
E accogliendone un’altra, meno
gradita, di cui solo Marco parla; la persecuzione.
Gesù non vuole venderci una
soluzione semplice, sa bene che a volte vivere con
serietà il Vangelo ci porta a
fare delle scelte dolorose, a scontrarci con una logica
del mondo piccina e rissosa.
E a entrare in conflitto con chi
mal sopporta i cristiani e la loro visione del mondo.
Siamo pronti, Gesù ci ammonisce;
essergli fedele significa anche accettare la
persecuzione nel suo nome per
avere la vita dell’Eterno.
Sembra facile detta così, amici,
sicuramente avremo delle perplessità, ma la
preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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