giovedì 15 aprile 2021

Il Vangelo del Venerdì 16 Aprile 2021

 

Della 2° settimana del Tempo di Pasqua.

Prima lettura.

Gli apostoli se ne andarono dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire

oltraggi per il nome di Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli (5,34-42)

In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della

Legge, stimato da tutto il popolo.

Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di

Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini.

Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si

aggregarono circa quattrocento uomini.

Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti

e finirono nel nulla.

Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo,

ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero.

Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare.

Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta;

ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli.

Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».

Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono

loro di non parlare nel nome di Gesù.

Quindi li rimisero in libertà.

Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni

di subire oltraggi per il nome di Gesù.

E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di

annunciare che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,1-15) anno dispari.

In quel tempo, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,

e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi.

Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.

Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a

Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».

Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere.

Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure

perché ognuno possa riceverne un pezzo».

Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un

ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».

Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo.

Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti,

lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati,

perché nulla vada perduto».

Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo,

avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è

davvero il profeta, colui che viene nel mondo!».

Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo

sul monte, lui da solo.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ha ragione Filippo, come dargli torto!

Sono cinquemila le famiglie presenti, con duecento denari, l’equivalente di duecento

giornate di lavoro, si riuscirebbe a malapena a dar loro il necessario per calmare la fame.

Fa sorridere il gesto ingenuo e disarmante dell’adolescente che offre a Gesù la

propria merenda.

Cosa mai si riuscirà a fare con così poco?

Eppure Gesù preferisce la folle iniziativa del ragazzo alla ponderata analisi dell’apostolo.

Perché lascia spazio alla fantasia di Dio, perché sa che ha a che fare con l’inaudito

perenne del Maestro.

Perché sa che esiste una dimensione che ci sfugge, che va oltre le nostre analisi corrette.

Giovanni è l’unico evangelista a sottolineare questo particolare, a dirci che i famosi

pochi pani e pesci che sfameranno la folla provengono da un ragazzo che diventa il

modello del nostro agire pastorale, della nostra fede.

Invece di passare il tempo a vedere le tante cose che non vanno nella nostra parrocchia

e nella Chiesa in generale, mettiamo in gioco quel poco che abbiamo, il resto

sarà Dio a farlo.

Facciamo nostro quel tocco di follia che ci aiuta ad entrare nel grande sogno

di Dio, facendoci aiutare dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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