venerdì 16 aprile 2021

Il Vangelo del Sabato 17 Aprile 2021

 

Della 2° settimana del Tempo di Pasqua.

Prima lettura.

Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli (6,1-7)

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca

mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana,

venivano trascurate le loro vedove.

Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che

noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense.

Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito

e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico.

Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».

Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede

e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un

prosèlito di Antiòchia.

Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.

E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si

moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.

Parola di Dio.         

Vangelo.

Videro Gesù che camminava sul mare.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,16-21) anno dispari.

Venuta la sera, i suoi discepoli [di Gesù] scesero al mare, salirono in barca

e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.

Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato,

perché soffiava un forte vento.

Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava

sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura.

Egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».

Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non è andato bene, il miracolo dei pani e dei pesci.

Anzi, a voler essere precisi, è il peggior miracolo di Gesù.

Per Lui era l’occasione di manifestare il vero volto di Dio e dell’uomo.

Il messaggio era chiaro; davanti alla sofferenza del mondo, davanti al dolore

dell’uomo, condividi ciò che hai.

La folla, dopo aver visto il miracolo vuole incoronare Gesù come re; le persone

pensano solo che Dio può sfamare gratis.

Hanno capito l'esatto contrario di ciò che Gesù voleva dire.

È amareggiato, il Signore, e fugge la folla e questo inutile riconoscimento politico.

Gli apostoli sono spiazzati, spaesati; perché mai il Maestro non vuole diventare re?

Ora che tutto è evidente, tutto è chiaro, ora che è il momento di iniziare il Regno,

di cacciare i romani e l’ambigua classe sacerdotale!

Sono spaesati e non sanno cosa fare, sono soli in mezzo al lago in tempesta, di notte.

Anche noi, a volte, restiamo spiazzati dall’opera di Dio, dalla sua mentalità, dalle

sue scelte, siamo in mezzo al lago della vita, da soli, siamo sballottati dalle onde

e dal giudizio del mondo.

E Gesù raggiunge i discepoli e raggiunge noi, e, nel mare burrascoso, ancora ci svela

la sua identità.

Sono Io, Io sono. Il nome stesso di Dio.

E preghiamo, per riuscire a riconoscere il Signore quando siamo nella tempesta.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento