giovedì 18 febbraio 2021

Il Vangelo del Venerdì 19 Febbraio 2021

 

Del Venerdì dopo le Ceneri.

Beato Corrado Confalonieri, eremita.

Prima lettura dal libro del profeta Isaìa (58,1-9a)

Così dice il Signore: «Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come

il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati.

Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che

pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono

giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: "Perché digiunare, se tu non lo vedi,

mortificarci, se tu non lo sai?".

Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai.

Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui.

Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso.

È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica?

Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse

questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore?

Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere

i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?

Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i

miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti?

Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto.

Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà.

Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!"».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (9,14-15) anno dispari.

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché

noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».

E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché

lo sposo è con loro?

Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il digiuno cristiano ha una prospettiva romantica; segnala la nostalgia per lo

sposo, dice il Vangelo.

La pratica del digiuno, molto seria nei secoli scorsi, di fatto è quasi del tutto

trascurata dai paesi cristiani, ed è un vero peccato.

I nostri amici musulmani, con l’impegnativo e severo rispetto del mese di digiuno,

il Ramadan, ci ricordano che il digiuno è possibile, anche in una società che spende

più soldi in cibi dietetici di quanto i paesi del terzo mondo spendano per sfamarsi.

Il senso del digiuno deriva proprio dall’attenzione al tempo quaresimale che stiamo

vivendo, col desiderio profondo di porre un segno, anche concreto, di solidarietà

con i poveri e di ricordo della fame fisica.

Ogni venerdì di quaresima siamo invitati dall’astinenza dalle carni che, tradotto

per l’oggi, significa mangiare con parsimonia i cibi molto costosi (in America

i bambini ingrassano perché la carne costa meno della verdura e della frutta!)

preferendo cibi semplici.

Ma l’astinenza può anche essere dalla televisione o dal cellulare o dal computer

o dal fumo; un gesto che incide, almeno un poco!, sulla carne, per ricordarci che

siamo fatti anche d’anima, se facciamo fatica, l’iuto ci può venire dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento