mercoledì 6 gennaio 2021

Il Vangelo del Giovedì 7 Gennaio 2020

 

Del Tempo di Natale dopo l’Epifania.

San Raimondo di Penyafort, sacerdote.

Prima lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (3,22-4,6)

Carissimi, qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Dio, perché osserviamo

i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.

Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo

e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.

Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui.

In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per

saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti

nel mondo.

In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo

venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio.

Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.

Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande

di colui che è nel mondo.

Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta.

Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta.

Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (4,12-17.23-25) anno dispari.

In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella

Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel

territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto

per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare,

oltre il Giordano, Galilea delle genti!

Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano

in regione e ombra di morte una luce è sorta».

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei

cieli è vicino».

Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando

il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati

da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì.

Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme,

dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Si realizza, l’epifania, da subito.

Gli steccati sono abbattuti, la Parola corre a consolare e a convertire i lontani,

gli abbandonati, gli impuri.

Il Battista è arrestato e Gesù, invece di scappare intimorito, inizia la sua missione!

Da un evento molto negativo il Signore ricava lo stimolo per andare oltre, per

dare inizio a una nuova vita.

Fossimo capaci anche noi di osare, di superare le nostre paure!

E la sua predicazione comincia a Nord, nell’Alta Galilea, in quei territori che

per primi caddero sotto la dominazione assira.

Un luogo di meticci, di contaminazione, anche religiosa, guardato con disprezzo

dai puri di Gerusalemme.

All’epoca di Gesù dare del galileo ad una persona era un insulto!

Dio preferisce i ragazzi di strada problematici ai bravi ragazzi devoti, vuole sporcarsi

le mani, stare con chi ha bisogno non con chi pensa di meritarsi l’amore di Dio!

E a queste persone, indurite dal giudizio altrui, Gesù propone una visione

radicalmente nuova, destabilizzante; è Dio che si fa vicino, è Lui che compie

il primo passo, non abbiamo bisogno di cambiare luogo, ma, solo, di accorgerci

della sua presenza.

Anche noi, suoi discepoli, sua Chiesa, suo sogno, siamo chiamati ad imitarlo.

E se facciamo fatica; facciamoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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