Della 33° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Margherita di Scozia, Regina Santa Geltrude, vergine.
Prima lettura dalla libro
dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo( 1,1-4;2,1-5).
Rivelazione di Gesù
Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi
le cose che dovranno
accadere tra breve.
Ed egli la manifestò,
inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni,
il quale attesta la
parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò
che ha visto.
Beato chi legge e
beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e
custodiscono le cose
che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino.
Giovanni, alle sette
Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è,
che era e che viene, e
dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo,
il testimone fedele,
il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
[Io udii il Signore
che mi diceva]:
«All'angelo della
Chiesa che è a Èfeso scrivi:
"Così parla Colui
che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo
ai sette candelabri
d'oro.
Conosco le tue opere,
la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi
sopportare i cattivi.
Hai messo alla prova
quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi.
Sei perseverante e hai
molto sopportato per il mio nome, senza stancarti.
Ho però da
rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore.
Ricorda dunque da dove
sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima"».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
(18,35-43) anno pari.
Mentre Gesù si
avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare.
Sentendo passare la
gente, domandò che cosa accadesse.
Gli annunciarono: «Passa
Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo:
«Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Quelli che camminavano
avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli
gridava ancora più
forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e
ordinò che lo conducessero da lui.
Quando fu vicino, gli
domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?».
Egli rispose:
«Signore, che io veda di nuovo!».
E Gesù gli disse:
«Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di
nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio.
E tutto il popolo,
vedendo, diede lode a Dio.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La fede è una luce che si accende
nella stanza buia della nostra vita, una finestra
che spalanca le imposte e vediamo
tutto in maniera diversa.
Seduti a mendicare, aspettando
che qualcuno si occupasse di noi, abbiamo
sentito l’annuncio; passa Gesù il
Nazareno!
Sì; passa il Nazareno, e la
Chiesa è la comunità di coloro che ne annunciano il
passaggio, che dicono a tutti i
mendicanti la buona notizia della sua presenza.
Grida, il cieco, come noi abbiamo
gridato la nostra disperazione, il nostro dolore.
Grida e chiede pietà anche se non
vede, anche se ancora non crede.
E molti gli dicono di tacere,
come molti a noi hanno detto di non farci illusioni, di
lasciar perdere, che la fede è
inganno e illusione, che la Chiesa è marciume e ipocrisia.
Ma abbiamo gridato più forte,
come più forte grida il cieco.
E si ferma Gesù, si è fermato
nella nostra vita e ci ha ridato la luce degli occhi
dell’anima e, pure la preghiera
come aiuto.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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