giovedì 3 settembre 2020

Il Vangelo del Venerdì 4 Settembre 2020


Della 22° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Rosalia, vergine.
Prima lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (4,1-5).
Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio.
Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele.
A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano;
anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di
alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà.
Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori;
allora ciascuno riceverà da Dio la lode.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (5,33-39) anno pari.
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni
digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi
invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo
sposo è con loro?
Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo
per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non
si adatta il pezzo preso dal nuovo.
E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà
gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti.
Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi.
Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: "Il vecchio
è gradevole!"».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
A volte appellandoci ai princìpi assoluti e alla tradizione reiteriamo le
tradizioni che sono le nostre piccole abitudini portate avanti con pigrizia,
invece di convertirci sul serio.
Così fanno anche i contemporanei di Gesù, i superdevoti, che fanno le pulci
ai discepoli accusati di essere poco devoti e poco religiosi.
Buffo; hanno pesantemente criticato il Battista e ora rimpiangono il suo
insegnamento e la sua severità.
Gesù non prende molto sul serio queste critiche e invita a guardare oltre,
in alto; è una festa nozze la sua presenza, chi mai potrebbe pensare di
mettersi a dieta in quel giorno?
Ciò che Gesù chiede ai farisei e a noi è un radicale cambiamento di mentalità;
l’esperienza di fede come esperienza gioiosa totalizzante dell’incontro
con lo Sposo che è Dio!
Tutto il resto ruota intorno a questa scoperta, inutile mettere dei tacconi,
delle toppe, alla vecchia idea di Dio, meglio prepararsi ad indossare
l’abito della festa, con l’aiuto della preghiera!
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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