martedì 8 settembre 2020

Il Vangelo del Mercoledì 9 Settembre 2020


Della 23° settimana del Tempo Ordinario.
San Pietro Claver, Sacerdote.
Prima lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (7,25-31)
Fratelli, riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un
consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia.
Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa delle presenti difficoltà,
rimanere così com’è.
Ti trovi legato a una donna?
Non cercare di scioglierti.
Sei libero da donna?
Non andare a cercarla.
Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato.
Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele.
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno
moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non
piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano,
come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li
usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (6,20-26) anno pari.
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi,
poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando
e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del
Figlio dell’uomo.
Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa
è grande nel cielo.
Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Luca riprende Matteo e il suo discorso della montagna con la strabiliante
pagina delle beatitudini.
Ma aggiunge qualcosa di suo, scoperto nella sua lunga e meticolosa indagine
sull’origine della fede che Egli ha conosciuto attraverso la predicazione di Saulo.
Sintetizza le beatitudini e aggiunge quattro ammonizioni, quattro “guai” che
spaventano, soprattutto nelle pagine del Vangelo della misericordia.
Perché lo fa?
Me lo sono chiesto mille volte!
Perché vivere le beatitudini costa fatica e conversione.
Ha ragione Luca a non fare le cose semplici; è impegnativo vivere le beatitudini
e su tutto rischia di prevalere la logica del mondo, così ben sintetizzata nella
drammatica sintesi che egli ne dà; piacere, ricchezza, potere.
L’orizzonte in cui Luca si situa, però, ci apre alla speranza; le beatitudini
contrapposte alla logica del mondo emergono ancora di più in tutta la loro
strabiliante novità e innovazione!
E noi amici, possiamo viverle serenamente?
Si, ma solo se ci facciamo aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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