venerdì 7 agosto 2020

Il Vangelo del Sabato 8 Agosto 2020


Della 18° settimana del Tempo Ordinario.
San Domenico, Sacerdote.
Prima lettura dal libro del profeta Abacuc (1,12-2,4)
Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo!
Signore, tu lo hai scelto per far giustizia, l'hai reso forte, o Roccia, per punire.
Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l'oppressione,
perché, vedendo i perfidi, taci, mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui?
Tu tratti gli uomini come pesci del mare, come animali che strisciano e non
hanno padrone.
Egli li prende tutti all'amo, li pesca a strascico, li raccoglie nella rete,
e contento ne gode.
Perciò offre sacrifici alle sue sciàbiche e brucia incenso alle sue reti, perché,
grazie a loro, la sua parte è abbondante e il suo cibo succulento.
Continuerà dunque a sguainare la spada e a massacrare le nazioni senza pietà?
Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza, a spiare, per vedere che cosa
mi dirà, che cosa risponderà ai miei lamenti.
Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (17,14-19) anno pari.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio
e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio!
È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell'acqua.
L'ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa!
Fino a quando sarò con voi?
Fino a quando dovrò sopportarvi?
Portatelo qui da me».
Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi
non siamo riusciti a scacciarlo?».
Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede.
In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo
monte: "Spòstati da qui a là", ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Ho sempre ammirato l’umiltà degli apostoli.
Invece di scrivere dei vangeli inneggianti alla loro stessa tempra spirituale,
non temono di raccontare le loro figuracce.
Perché a loro non importa essere ricordati per la loro integrità, ma annunciare
la presenza del Maestro.
Il racconto di oggi è impietoso: i discepoli pensano di avere imparato a sufficienza,
non c’è bisogno di scomodare il Signore, in fondo un epilettico non è così grave,
dovrebbero farcela!
E falliscono miseramente, costringendo il povero padre a ricorrere a Gesù per
avere una guarigione.
Sono imbarazzati, gli apostoli; come mai non sono riusciti a guarire il ragazzo?
Gesù è diretto e chiaro con loro; è perché non hanno abbastanza fede, non ci credono.
Stiamo attenti quando vogliamo sostituirci al Maestro, quando pensiamo che, in
fondo, anche noi siamo capaci di aiutare, di condurre, di consolare, di sostenere.
Ricordiamoci sempre che siamo solo servi della Parola, che nessuno ci ha eletto
rappresentanti di Dio, ma che siamo, con gli altri fratelli, discepoli, umili operai
che lavorano nella vigna del Signore.
E cresciamo nella fede, come riusciamo, con semplicità, per poter guarire noi e
gli altri da ogni fragilità, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


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