Della 20° settimana del Tempo
Ordinario.
S. Giovanni Eudes, sacerdote.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechiele
(34,1-11)
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, profetizza contro
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, profetizza contro
i pastori
d’Israele, profetizza e riferisci ai pastori: Così dice il Signore Dio:
Guai ai
pastori d’Israele, che pascono se stessi!
I pastori
non dovrebbero forse pascere il gregge?
Vi nutrite
di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non
pascolate il
gregge.
Non avete
reso forti le pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete
fasciato
quelle ferite, non avete riportato le disperse.
Non siete
andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza.
Per colpa
del pastore si sono disperse e sono preda di tutte le bestie
selvatiche:
sono sbandate.
Vanno
errando le mie pecore su tutti i monti e su ogni colle elevato, le mie
pecore si
disperdono su tutto il territorio del paese e nessuno va in cerca
di loro e se
ne cura.
Perciò,
pastori, ascoltate la parola del Signore: Com’è vero che io vivo-oracolo
del Signore
Dio-, poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore
il pasto
d’ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori
non
sono andati in cerca del mio gregge-hanno pasciuto se stessi senza aver
cura del mio
gregge-, udite quindi, pastori, la parola del Signore: Così
dice il
Signore Dio: Eccomi contro i pastori: a loro chiederò conto del mio
gregge e non
li lascerò più pascolare il mio gregge, così non pasceranno
più se
stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più
il loro
pasto. Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le
mie pecore e
le passerò in rassegna».
Parola di Dio.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
(20,1-16) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei
cieli è simile a un padrone
di casa che uscì all’alba per prendere a giornata
lavoratori per la sua vigna.
Si accordò con loro per un
denaro al giorno e li mandò nella sua vigna.
Uscito poi verso le nove del
mattino, ne vide altri che stavano in piazza,
disoccupati, e disse loro:
“Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto
ve lo darò”.
Ed essi andarono.
Uscì di nuovo verso
mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto.
Uscito ancora verso le
cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse
loro: “Perché ve ne state qui
tutto il giorno senza far niente?”.
Gli risposero: “Perché
nessuno ci ha presi a giornata”.
Ed egli disse loro: “Andate
anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone
della vigna disse al suo fattore: “Chiama i
lavoratori e dà loro la paga,
incominciando dagli ultimi fino ai primi”.
Venuti quelli delle cinque
del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
Quando arrivarono i primi,
pensarono che avrebbero ricevuto di più.
Ma anch’essi ricevettero
ciascuno un denaro.
Nel ritirarlo, però, mormoravano
contro il padrone dicendo: “Questi ultimi
hanno lavorato un’ora
soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo
sopportato il peso della
giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a
uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto.
Non hai forse concordato con
me per un denaro?
Prendi il tuo e vattene.
Ma io voglio dare anche a
quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle
mie cose quello che voglio?
Oppure tu sei invidioso
perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi
e i primi, ultimi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Non c’è dubbio; la logica di
Dio ci confonde e ci lascia perplessi.
Perché non dare a coloro che
hanno lavorato di più un salario più alto?
Perché dare a coloro che,
magari dopo una vita di peccato e di lontananza da
Lui, solo alla fine si sono
aperti alla sua grazia, la stessa ricompensa di chi
è stato sempre fedele?
Eppure, Gesù vuole che gli
Apostoli abbiano chiara questa verità; la domanda
che Pietro aveva rivolto a Gesù
riguardo la loro ricompensa riceve così una
risposta molto chiara.
Seguire Gesù non è una
questione di tempo o di merito, ma di amore e di
conversione fattiva.
Ci sono persone che prendono
tanto sul serio la parola di Gesù che essi,
dopo una vita di peccato, si
convertono alle esigenze evangeliche; essi sono
già degni del regno dei cieli.
Coraggio perciò, non guardiamo
agli altri, ma semplicemente ad amare il
Signore ed i fratelli,
sicuramente non sarà sempre facile, ma possiamo
avere la preghiera che ci aiuta.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà come in cielo così in
terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi
li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e
sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.
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