domenica 9 agosto 2020

Il Vangelo del Lunedì 10 Agosto 2020


Della 19° settimana del Tempo Ordinario.
San Lorenzo, diacono e martire.
Prima lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (9,6-10)
Fratelli, tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente
raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà.
Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza
né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.
Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre
il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene.
Sta scritto infatti: «Ha largheggiato, ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno».
Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà
anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni (12,24-26) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico:
se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece
muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo,
la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore.
Se uno serve me, il Padre lo onorerà».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Sempre di martiri parliamo, tornando però indietro nel tempo; oggi la Chiesa
celebra la grande figura di Lorenzo, diacono a Roma sotto l’imperatore Valeriano.
Da cosa deriva la sua fama diffusa in tutto il mondo?
Pur essendo così distante da noi nel tempo, è vicino per la sua appassionata carità;
arrestato e costretto dall’imperatore a portargli i tesori nascosti della Chiesa,
i diaconi, fra le altre cose, si occupavano delle casse della comunità, Lorenzo
gli portò un gruppo di poveri mantenuti dai cristiani; erano quelli l’unica
ricchezza della Chiesa.
Un gesto forte, coraggioso, che ricorda al mondo che le presunte ricchezze della
Chiesa, retaggio a volte pesante dei fasti del passato, sono anzitutto al servizio
della carità e dei poveri.
Ma che ricorda anche alla Chiesa che i beni materiali vanno trattati con grande
serietà e trasparenza, che non è possibile applicare logiche di profitto ai denari
che servono per soccorrere gli ultimi.
Lorenzo, insomma, ricorda a tutti, credenti o meno, la logica della Creazione;
il ricco è tale per soccorrere il povero.
Nella Bibbia, come ho più volte ricordato, si afferma che la ricchezza è sempre
dono di Dio ma che la povertà è sempre responsabilità del ricco, questo è sempre
bene ricordarcelo, se non riusciamo a capirlo, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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