mercoledì 26 agosto 2020

Il Vangelo del Giovedì 27 Agosto 2020


Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Monica, Madre di Sant'Agostino.
Prima lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1,1-9).
Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello
Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in
Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano
il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e
pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio
che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni,
quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più
alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore
nostro Gesù Cristo.
Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il
Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (24,42-51) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in
quale giorno il Signore vostro verrà.
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte
viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate,
viene il Figlio dell'uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei
suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito?
Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così!
Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: "Il mio padrone tarda", e
cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli
ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta
e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che
meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Vigilare per conservare la fede, vigilare per evitare che la luce interiore si
spenga, vigilare per accorgersi della presenza del Maestro.
Con tutto quello che ho da fare-direte-l’ultimo dei miei problemi è quello
di restare addormentato!
Sbagliato; vigilare non è il contrario di dormire, ma di dimenticare.
In questi nostri tempi frenetici, in cui l’anima sempre più si distanzia dalla vita
e siamo travolti dalla ferocia delle cose da fare per vivere (figuriamoci, poi, per
chi non si accontenta di vivere e vuole strafare), è difficile conservare la fede.
La soluzione è uno sforzo, un’ascesi che orienti la nostra quotidianità verso la
presenza del Signore.
La preghiera fedele, la partecipazione all’eucarestia festiva, la possibilità di fare
qualche giorno di ritiro durante l’anno, ci sono essenziali per restare cristiani.
Per poter dire col grande Agostino; ci hai fatto per te, Signore, e il nostro cuore
è senza riposo, finché non dimora in te, e con lui, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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