venerdì 17 luglio 2020

Il Vangelo del Sabato 18 Luglio 2020


Della 15° settimana del Tempo Ordinario.
Prima lettura dal libro del profeta Michèa (2,1-5)
Guai a coloro che meditano l'iniquità e tramano il male sui loro giacigli;
alla luce dell'alba lo compiono, perché in mano loro è il potere.
Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono.
Così opprimono l'uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredità.
Perciò così dice il Signore: «Ecco, io medito contro questa genìa una sciagura
da cui non potranno sottrarre il collo e non andranno più a testa alta, perché
sarà un tempo di calamità.
In quel tempo si intonerà su di voi una canzone, si leverà un lamento e si
dirà: "Siamo del tutto rovinati; ad altri egli passa l'eredità del mio popolo,
non si avvicinerà più a me, per restituirmi i campi che sta spartendo!".
Perciò non ci sarà nessuno che tiri a sorte per te, quando si farà la
distribuzione durante l'assemblea del Signore».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (12,14-21) anno pari.
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire.
Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là.
Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché
si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco il mio servo,
che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché
non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Fugge i farisei che lo vogliono morto, ma noi continuiamo a dare la colpa a Giuda.
Non vuole lo scontro, non aizza i suoi discepoli, comunque fedeli e determinati,
a difenderlo con la violenza.
Non vuole nemmeno sollevare le folle sfruttando la sua notorietà e i miracoli
che ha compiuto; chiede ai guariti di tacere, di nascondere i prodigi.
Gesù interpreta correttamente un messianismo dimesso, compassionevole,
misericordioso, che sa aspettare.
Non valuta le conseguenze che ne possono scaturire; sarà la violenza ottusa
degli uomini di religione ad ucciderlo.
Ma Lui non contraddirà mai la sua visione pacificata di Dio.
E noi, suoi discepoli, come ci comportiamo?
Sempre arroccati sulle difensive, a volte ho paura che nella nostra inutile
severità spezziamo tante canne fragili e spegniamo mille lumini fumiganti.
Difendendo la verità Gesù non ha mai offeso o umiliato chi non l’aveva ancora scoperta.
Impariamo dal Signore, allora, ad avere pazienza, ad essere misericordiosi
come Lui è stato, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento