Della 9° settimana del
Tempo Ordinario.
SS. Marcellino e
Pietro, martiri.
Prima lettura dalla
seconda lettera di san Pietro apostolo (3,11b-15a.17-18)
Carissimi, quale deve
essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle
preghiere, mentre
aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale
i cieli in fiamme si
dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno!
Noi infatti, secondo
la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova,
nei quali abita la
giustizia.
Perciò, carissimi,
nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in
pace, senza colpa e
senza macchia.
La magnanimità del
Signore nostro consideratela come salvezza.
Voi dunque, carissimi,
siete stati avvertiti: state bene attenti a non venir meno
nella vostra fermezza,
travolti anche voi dall’errore dei malvagi.
Crescete invece nella
grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.
A lui la gloria, ora e
nel giorno dell’eternità. Amen.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco
(12,13-17) anno pari.
In quel tempo,
mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo
nel discorso.
Vennero e gli dissero:
«Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di
alcuno, perchè non
guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità.
È lecito o no pagare
il tributo a Cesare?
Lo dobbiamo dare, o
no?».
Ma egli, conoscendo la
loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova?
Portatemi un denaro:
voglio vederlo».
Ed essi glielo
portarono.
Allora disse loro:
«Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?».
Gli risposero: «Di
Cesare».
Gesù disse loro:
«Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di
lui.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La giornata di Gesù continua
ancora, non si stanca mai; (è proprio vero,
quanto dobbiamo ancora imparare
per essere dei discepoli).
Questa volta sono i farisei e gli
erodiani che lo interrogano (quanto gli assomigliamo).
La loro e la nostra domanda si
sposta su un piano più politico; è la nota questione
del pagamento del tributo a
Cesare, l’imperatore che opprimeva il popolo d’Israele.
Fin dall’inizio emerge la loro
doppiezza; adulano per poi tendere un tranello.
Non è con la furbizia che ci si
accosta al Vangelo.
La Parola di Gesù non si compra
con le nostre astuzie.
Essa è chiara e buona, senza
finzioni o sotterfugi.
Gesù non accetta di porsi sul
piano dell’ambiguità dove vogliono condurlo
e sposta la questione su un altro
piano.
Dice ai farisei, agli erodiani ed
a noi; se sulla moneta c’è l’immagine di Cesare,
che sia ridata a lui.
Ma bisogna altresì ridare a Dio
tutto ciò che ha la sua impronta, la sua immagine.
È su questo versante che Gesù
chiede la decisione; date aa Dio quel che è di Dio.
E l’immagine di Dio è scritta in
tutti noi, su ogni uomo e in ogni donna.
Tutte le persone, anche le più
piccole e indifese, nessuna esclusa, appartengono
a Dio e a Dio devono tornare.
Per questo, l’amore di Dio si
china, non a caso, su coloro che maggiormente
hanno bisogno di difesa e
misericordia; in genere, sono quelli scartati dai
vari “Cesare” di questo.
Siamo amati da Dio amici, anche
se gli abbiamo voltato le spalle, perciò,
chiediamo perdono attraverso la
nostra preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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