venerdì 10 aprile 2020

Oggi Gesù Cristo riposa, per noi è il momento di riflettere.


Sabato Santo.
La Chiesa attende, in questo lungo Sabato che precede la notte Pasquale.
Solo un coraggioso notabile ha osato chiedere a Pilato il corpo del
condannato e ha fatto dono al Cristo della propria tomba.
Nuda pietra come ultimo dono, manifesta dichiarazione di affetto di un
discepolo che non è riuscito a salvare il proprio Maestro con la propria
influenza e il proprio denaro.
Gesù riposa, il volto sfigurato dai colpi e dalle ferite.
Nessuno ha avuto il tempo di lavare questo corpo, di ridargli una parvenza umana.
I discepoli, paurosi, sono nascosti in città, nessuno osa uscire, nessuno
sa cosa ne è degli altri.
Tutto è accaduto in fretta, troppo in fretta.
Tutto è finito.
La paura ora lascia spazio allo sconforto più buio, alla disperazione più
cieca, alla rabbia verso gli assassini del Maestro e verso se stessi.
Ci eravamo illusi.
Che sciocchi. E invece! Noi intanto preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buon Sabato Santo, Fausto.

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