Sabato Santo.
La Chiesa attende, in questo
lungo Sabato che precede la notte Pasquale.
Solo un coraggioso notabile ha
osato chiedere a Pilato il corpo del
condannato e ha fatto dono al
Cristo della propria tomba.
Nuda pietra come ultimo dono,
manifesta dichiarazione di affetto di un
discepolo che non è riuscito a
salvare il proprio Maestro con la propria
influenza e il proprio denaro.
Gesù riposa, il volto sfigurato
dai colpi e dalle ferite.
Nessuno ha avuto il tempo di
lavare questo corpo, di ridargli una parvenza umana.
I discepoli, paurosi, sono
nascosti in città, nessuno osa uscire, nessuno
sa cosa ne è degli altri.
Tutto è accaduto in fretta,
troppo in fretta.
Tutto è finito.
La paura ora lascia spazio allo sconforto
più buio, alla disperazione più
cieca, alla rabbia verso gli
assassini del Maestro e verso se stessi.
Ci eravamo illusi.
Che sciocchi. E invece! Noi
intanto preghiamo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buon Sabato Santo,
Fausto.
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