giovedì 23 aprile 2020

Il Vangelo del Venerdì 24 Aprile 2020


Della 2° settimana di Pasqua.
S. Fedele da Sigmaringen, sacerdote e martire.
Prima lettura dagli Atti degli Apostoli (5,34-42)
In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore
della Legge, stimato da tutto il popolo.
Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini
di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini.
Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui
si aggregarono circa quattrocento uomini.
Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti
e finirono nel a.
Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente
a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére
da lui si dispersero.
Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare.
Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta;
ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli.
Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono
loro di non parlare nel nome di Gesù.
Quindi li rimisero in libertà.
Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati
degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di
annunciare che Gesù è il Cristo.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,1-15) anno pari.
In quel tempo, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,
e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi.
Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse
a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».
Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere.
Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure
perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un
ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».
Rispose Gesù: «Fateli sedere».
C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa
cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano
seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati,
perché nulla vada perduto».
Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo,
avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è
davvero il profeta, colui che viene nel mondo!».
Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo
sul monte, lui da solo.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Il peggiore miracolo di Gesù.
Tragico, disastroso, l’inizio della fine della sua missione.
Ciò che Gesù voleva comunicare era fortissimo; davanti alle difficoltà, davanti
al bisogno di senso della folla, davanti alla fame e sete di giustizia del mondo
inquieto, mettiamoci in gioco, facciamo come quel ragazzino che, ignorando
lo sguardo di sufficienza degli apostoli, condivide la sua merenda.
Dio ha fiducia negli adolescenti, come questo ragazzotto, come Maria, come
Davide, perché gli adolescenti, come Lui, amano un pizzico di follia.
Non passiamo la vita a lamentarci ma rimbocchiamoci le maniche, non
chiediamo a Dio di risolvere i guai al posto nostro, facciamo del nostro
meglio, doniamo quel poco che siamo, il resto lo farà Dio.
E invece.
La folla ha capito l’esatto contrario; ecco uno che ci riempie la pancia,
ecco un Dio che, finalmente!, ci risolve i problemi, ci toglie dai guai!
Gesù è scosso dal pessimo risultato del suo miracolo, fugge la folla, turbato.
Forse per la prima volta, davvero, Gesù si rende conto che non riuscirà
a cambiare il cuore degli uomini con le sue parole.
E noi amici, siamo riusciti a cambiare il nostro cuore con la Parola del Signore?
Se fatichiamo, facciamoci aiutare dalla preghiera.  
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


Nessun commento:

Posta un commento