mercoledì 1 aprile 2020

Il Vangelo del Giovedì 2 Aprile 2020


Della 5° settimana di Quaresima.
S. Francesco de Paola, eremita.
Prima lettura dal libro della Gènesi (17,3-9)
In quei giorni Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «Quanto
a me, ecco la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni.
Non ti chiamerai più Abram, ma ti chiamerai Abramo,
perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò.
E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re.
Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione
in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua
discendenza dopo di te.
La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre
a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio».
Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua
discendenza dopo di te, di generazione in generazione».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni (8,51-59) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: se uno
osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno».
Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato.
Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Se uno osserva la mia parola,
non sperimenterà la morte in eterno''.
Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto?
Anche i profeti sono morti.
Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla.
Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ''È nostro Dio!'', e non lo conoscete.
Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore.
Ma io lo conosco e osservo la sua parola.
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide
e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si
nascose e uscì dal tempio.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Chi ti credi di essere?
L’accusa, rivolta a Gesù, è la stessa, di ieri e di oggi.
E, stranamente, non aspettiamo la risposta, non la ascoltiamo veramente,
preferiamo darla noi in sua vece.
È un grande uomo del passato, un profeta incompreso, un pacifista illetterato,
ma niente dipiù.
Uno dei tanti eroi della storia finiti male, forse il migliore.
Gesù, provocato alla spasimo dai farisei sospettosi che mal digeriscono la sua
visione di Dio, quel nome che nessuno poteva nominare, che veniva sostituito
(come hanno fatto in qualche asilo nella recita Natalizia), durante la lettura della
Scrittura, che se scritto su una pergamena, questa non poteva essere distrutta.
Quel nome che nemmeno si poteva dire, Gesù se lo attribuisce; si prende per Dio.
La reazione del suo uditorio è più che comprensibile, lo sconcerto e la rabbia
sono proporzionali all’enormità dell’affermazione di Gesù.
Chi pretendi di essere?
Davanti a questa domanda anche noi dobbiamo interrogarci.
Anch’io amici, mi sono interrogato dopo ulteriori attacchi, da chi dà fastidio
quello che scrivo.
Gesù è un grande uomo della storia che si prende per Dio?
Allora è un pazzo e non vale la pena ascoltarlo.
Oppure è veramente chi Egli dice di essere?
Si amici, è veramente chi dice di essere e, io ne parlo (con buona pace a chi
do fastidio), perché Lui mi dice chi è veramente Dio, il Dio di Gesù.
Ma se anche a voi dà fastidio conoscere il Dio di Gesù di cui parlo, cancellatemi
dal vostro profilo, ma io pregherò sempre per voi.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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