giovedì 5 marzo 2020

Il Vangelo del Venerdì 6 Marzo 2020


Della 1° settimana di Quaresima.
Prima lettura dal libro del profeta Ezechèle (18,21-28)
Così dice il Signore Dio: «Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che
ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine,
egli vivrà, non morirà.
Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia
che ha praticato.
Forse che io ho piacere della morte del malvagio-oracolo del Signore-o non
piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte
le azioni abominevoli che l'empio commette, potrà egli vivere?
Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione
in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.
Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore.
Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è
retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo
muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie
ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso.
Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà
e non morirà».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non supererà
quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà
essere sottoposto al giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.
Chi poi dice al fratello: Stupido, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli
dice: Pazzo, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha
qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a
riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,
perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga
gettato in prigione.
In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù contesta la Legge orale, quell’infinita serie di minuziose e astruse
prescrizioni che i devoti avevano elaborato per definire in ogni aspetto la
vita del credente e la riporta al suo significato originale, alla sua anima.
Il culto è legato alla vita, Dio non accetta l’offerta se tuo fratello ce l’ha con
te (e non è neppure considerato il fatto che tu ce l’abbia col fratello), Dio sa
che anche una parola può mortificare, portare a morte il fratello.
Gesù propone ai suoi discepoli di non pesare col bilancino le proprie azioni,
ma di andare all’essenziale, con forza.
Allora come oggi, il rischio è quello di filtrare il moscerino e di ingoiare il cammello!
Se abbiamo conosciuto il Signore, chiediamogli la grazia di non essere ipocriti,
di non sentirci mai arrivati, giusti davanti a Lui.
Solo riportando all’origine ogni norma, anche quelle della Chiesa, riusciamo
a capire la verità del Vangelo, facendoci aiutare dalla preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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