Della 4° settimana del Tempo Ordinario.
Prima lettura dal libro del Siràcide (47,2-13)
Come dal sacrificio di comunione si preleva il grasso, così Davide fu scelto
tra i figli d’Israele.
Egli scherzò con leoni come con capretti, con gli orsi come con agnelli.
Nella sua giovinezza non ha forse ucciso il gigante e cancellato l’ignominia dal popolo,
alzando la mano con la pietra nella fionda e abbattendo la tracotanza di Golìa?
Egli aveva invocato il Signore, l’Altissimo, che concesse alla sua destra la forza
di eliminare un potente guerriero e innalzare la potenza del suo popolo.
Così lo esaltarono per i suoi diecimila, lo lodarono nelle benedizioni del
Signore offrendogli un diadema di gloria.
Egli infatti sterminò i nemici all’intorno e annientò i Filistei, suoi avversari;
distrusse la loro potenza fino ad oggi.
In ogni sua opera celebrò il Santo, l’Altissimo, con parole di lode; cantò inni
a lui con tutto il suo cuore e amò colui che lo aveva creato.
Introdusse musici davanti all’altare e con i loro suoni rese dolci le melodie.
Conferì splendore alle feste, abbellì i giorni festivi fino alla perfezione, facendo
lodare il nome santo del Signore ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
Il Signore perdonò i suoi peccati, innalzò la sua potenza per sempre, gli
concesse un’alleanza regale e un trono di gloria in Israele.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco (6,14-29) anno pari.
In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome
era diventato famoso.
Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere
di fare prodigi».
Altri invece dicevano: «È Elìa».
Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti».
Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto
decapitare, è risorto!».
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in
prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata.
Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello».
Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode
temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo
restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto
per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea.
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.
Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà
del mio regno».
Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?».
Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia
adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle
opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni.
La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede
alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre.
I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere
e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
È inquieto, Erode, e fa bene ad esserlo.
Il fantasma del Battista lo tiene sveglio, non riesce a capacitarsi della fama che
ancora attornia Giovanni il profeta, l’aveva anche ascoltato volentieri, quel folle
che abitava il deserto e si negava il cibo e ogni comodità.
Lo ascoltava volentieri Giovanni, fino al giorno maledetto in cui si era trovato
messo all’angolo dall’astuzia e dalla perfidia di una donna rancorosa ce non
aveva mai digerito la severità con cui il Battista l’aveva accusata di fronte ai sudditi.
E così il grande Battista è stato sacrificato all’altare dell’apparenza e della sensualità.
Storia tritata e ritritata, di bambini viziati mai cresciuti, di passioni pericolose,
di verità annegate nel sangue.
Eppure, oggi, Erode lo ricordiamo solo per avere ucciso il più grande dei profeti,
suo oscuro suddito.
Logica strabiliante di Dio, ma, attenzione, anche oggi succedono queste cose inquiete,
chi ti parla di Dio è un nemico da annientare, da mettere in difficoltà.
Perciò, preghiamo per quanti sputano sulla vera fede nel Signore, facendoci aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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