venerdì 7 febbraio 2020

Il Vangelo del Sabato 8 Febbraio 2020

Della 4° settimana del Tempo Ordinario.
S. Giuseppina Bakhita, vergine.
Prima lettura dal libro dei Re (3,4-13)
In quei giorni, Salomone andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva
l’altura più grande. Su quell’altare Salomone offrì mille olocausti.
A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte.
Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda».
Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande
amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e
con cuore retto verso di te.
Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede
sul suo trono, come avviene oggi.
Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre.
Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi.
Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per
quantità non si può calcolare né contare.
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo
popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo
tuo popolo così numeroso?».
Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa.
Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te
molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei
tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco,
faccio secondo le tue parole.
Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te
né sorgerà dopo di te.
Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come
a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco (6,30-34) anno pari.
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello
che avevano fatto e quello che avevano insegnato.
Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un pò».
Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il
tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi
e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché
erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Il Signore è attento alla salute dei suoi discepoli, al sovraccarico di lavoro che
può svuotarli, è attento a che abbiano del tempo per riposarsi, per stare con Lui,
per riprendere in mano la propria interiorità.
È attento e offre ristoro, uno spazio di silenzio e di interiorità che può consolare
e riempire, dare la forza di ricominciare.
E non perde le staffe quando vede la gente che già lo aspetta dall’altra parte del
lago, perché sa che sono talmente assetati di Parola e di speranza da seguire
chiunque li aiuti ad avere una Parola e una speranza.
E penso ai tanti che si sentono senza un pastore, che hanno accanto solo persone
che li usano, che non si occupano mai di loro.
Per loro, per noi, il Signore si propone come l’unico che consola, perciò,
il nostro compito è solo quello di pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento