lunedì 6 gennaio 2020

Il Vangelo del Martedì 7 Gennaio 2020


Tempo di Natale dopo dell’Epifania.
S. Raimondo de Penafort, sacerdote.
Prima lettura dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (3,22-4,6)
Carissimi, qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Dio, perché osserviamo
i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo
e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo
che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti,
per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono
venuti nel mondo.
In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo
venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio.
Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.
Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande
di colui che è nel mondo.
Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta.
Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta.
Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (4,12-17.23-25) anno pari.
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella
Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel
territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per
mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che
abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno
dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando
il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati,
tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici;
ed egli li guarì.
Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli,
da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le prime parole pubbliche che Gesù pronuncia nel Vangelo di Matteo sintetizzano
il programma di tutta la sua predicazione e il senso della sua missione; l’invito
pressante alla conversione e all’accoglienza del Regno di Dio che è vicino.
Matteo accosta l’inizio della missione di Gesù con una profezia di Isaìa; la luce ha
iniziato a splendere per tutte le genti, per mezzo della persona e della Parola del Cristo.
Le guarigioni e le liberazioni sono segno di una grande realtà; è arrivato colui che annuncia
la presenza di Dio in mezzo al suo popolo, e Dio libera e guarisce con il suo amore.
Il Signore ci chiama alla conversione con urgenza, perché ha bisogno di noi, perché
vuole fare di noi un segno della sua presenza in mezzo ai nostri fratelli.
Cosa aspettiamo amici, aiutiamolo, non è difficile basta renderci disponibili,
al resto ci pensa lo Spirito del Signore e la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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