sabato 30 novembre 2019

In questo inizio del Tempo di Avvento, c'è una sorpresa per tutti noi.


Dio non ci abbandona mai amici, credetemi!
Quest’affermazione, che esprime una delle più importanti certezze della fede
cristiana, non rappresenta un dato scontato per la vita dell’uomo di oggi.
Nel disorientamento generale, nel prevalere di una solitudine esistenziale in un
mondo sempre più condizionato dagli universi della comunicazione mediatica,
e tuttavia altrettanto segnato da relazioni instabili, sempre più epidermiche e poco
significative per la vita delle persone, spesso passa l’idea di un Dio lontano, di un
Dio a cui non interessa la vita degli uomini, di un Dio che ha abbandonato l’umanità.
Eppure, il mistero del Natale ci dice il contrario.
Il mistero del Natale ci racconta questa novità assoluta, paradossale, di un Dio
che si fa uomo, storia e tempo.
Dunque, quanto di più prossimo, quanto di più vicino possibile.
Il mistero del Natale ci dice di un Dio che non ci abbandona mai.
Ecco allora l’importanza dell’Avvento, come tempo forte in cui prepararsi ad
accogliere la venuta del Signore tra noi, come momento prezioso in cui
riconoscere l’assoluta prossimità di Dio alla vita di ogni uomo.
Ma anche come tempo in cui, come cristiani, saper portare a tutti, l’annuncio
di un Dio che non abbandona mai, che non lascia mai soli e che è dalla parte dei
deboli, dei poveri, degli oppressi e degli emarginati, dalla parte di chi è solo e ha
perso la fiducia nel futuro e il desiderio del bene.
Perciò, non dobbiamo avere paura, non siamo soli, Dio è con noi, a noi ora di
guardarci dentro, nel nostro intimo e decidere di accoglierlo; questo è il tempo
giusto, quello dell’attesa.
Buon cammino dell’Avvento, amici Fausto.

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