venerdì 8 novembre 2019

Il Vangelo del Sabato 9 Novembre 2019


Della 31° settimana del Tempo Ordinario.
Dedicazione della Basilica Lateranense.
1° Lettura dal libro del profeta Ezecièle (47,1-2.8-9.12)
In quei giorni, [un uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse
all’ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua
verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente.
Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare.
Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino
alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba
ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque.
Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove
giungerà il torrente tutto rivivrà.
Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto,
le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno,
perché le loro acque sgorgano dal santuario.
I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-22) anno dispari.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti,
i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le
pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i
banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose
e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per
fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei
anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Non è san Pietro la Cattedrale di Roma, come molti pensano, ma san
Giovanni in Laterano.
E oggi la Chiesa celebra la dedicazione della Basilica che è riconosciuta
come “madre” di tutte le basiliche del mondo, la prima fra le Cattedrali.
Ricordare la data della dedicazione, cioè della consacrazione della Basilica
ricorda a tutte le Chiese il primato della Chiesa di Roma.
Roma è prima fra i pari perché ha avuto l’onore di avere come primo
responsabile Pietro.
Ma, come ricorda san Gregorio Magno, uno dei grandi papi della storia,
è prima nel servizio ai poveri e nel custodire la verità.
Oggi guardiamo alla Chiesa di Roma (attenzione, dico alla Chiesa, perché chi
sbaglia sono sempre gli uomini della Chiesa), con la certezza che a Pietro e ai
suoi successori è garantita l’assistenza dello Spirito affinchè custodiscano
intatto il tesoro della fede.
Pietro ci garantisce che la fede che professiamo è quella custodita dagli Apostoli.
E nel contempo, ci ricorda che la Chiesa, per noi credenti, è il luogo che raduna
noi discepoli di questa Chiesa, e la Cattedrale è la madre di tutte le chiese (edificio)
e di una Chiesa (noi popolo) perché custodisce la cattedra, cioè il luogo da cui il
vescovo annuncia il Vangelo.
Sono due richiami forti alla comunione fra le Chiese, solo locali, radunate intorno
al Maestro Gesù.
Tutto questo amici, per spiegarvi che noi tutti siamo Chiesa, e la nostra guida
è Gesù Cristo stesso, perciò, smettiamola di andare o non andare in Chiesa,
perché c’è il prete bravo o che non sa fare il prete; andiamoci, semplicemente
per il Signore e la preghiera ci aiuterà a farlo.  
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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