martedì 15 ottobre 2019

Il Vangelo del Mercoledì 16 Ottobre 2019


Della 28° settimana del Tempo Ordinario.
S. Margherita Maria Alacoque vergine. 
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (2,1-11)
Chiunque tu sia, o uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché,
mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le
medesime cose.
Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio contro quelli che commettono
tali cose è secondo verità.
Tu che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso,
pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio?
O disprezzi la ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità,
senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione?
Tu, però, con il tuo cuore duro e ostinato, accumuli collera su di te per il giorno
dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno
secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene,
cercano gloria, onore, incorruttibilità; ira e sdegno contro coloro che, per ribellione,
disobbediscono alla verità e obbediscono all’ingiustizia.
Tribolazione e angoscia su ogni uomo che opera il male, sul Giudeo, prima,
come sul Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo,
prima, come per il Greco: Dio infatti non fa preferenza di persone.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (11,42-46) anno dispari.
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla
menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio.
Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle.
Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.
Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi
passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo,
tu offendi anche noi».
Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini
di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Quanto ha ragione il Signore!
A volte anche noi cattolici facciamo come i farisei; facciamo diventare gigantesche
piccole questioni in modo da ridimensionare quelle vere, (vediamo i fatti di
Bibbiano, tenuti quasi nascosti dando esalto a delle cose unitili o insignificanti)!
Ma non è quello il problema reale; il fatto è che questa attenzione ai dettagli finiva
col trascurare le cose vere e autentiche della Legge, quelle essenziali; l’attenzione
al prossimo e l’esercizio costante dell’amore.
Quante volte nelle nostre parrocchie succede la stessa cosa; si litiga per gli orari
della messa o su chi deve fare la catechista e poi non ci si rende conto della povera
testimonianza che diamo nel quartiere.
Gesù non risparmia nemmeno una feroce critica ai dottori della Legge, coloro che
avevano il difficile compito di spezzare il dono della Parola al popolo e che, invece,
complicavano la vita a tutti con assurde interpretazioni.
Difficile non ammettere, con dolore, che a volte nelle prediche durante le nostre Messe,
sentiamo la stessa cosa; invece di avvicinarci alla comprensione della Parola ci
confondono le poche idee chiare che abbiamo.
Purtroppo è così amici, ma non dobbiamo per questo, andare a Messa dopo la
predica come si vede fare spesso, ma pregare per il nostro parroco, affinchè
lo Spirito Santo lo illumini.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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