lunedì 14 ottobre 2019

Il Vangelo del Martedì 15 Ottobre 2019


Della 28° settimana del Tempo Ordinario.
S. Teresa d’Avila, vergine e dottore della Chiesa.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (1,16-25)
Fratelli, io non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la
salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco.
In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: «Il
giusto per fede vivrà».
Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia
di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si
può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro.
Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità,
vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le
opere da lui compiute.
Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto
Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei
loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata.
Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la
gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile,
di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore,
tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità
di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il
Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (11,37-41) anno dispari.
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo.
Egli andò e si mise a tavola.
Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del
piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti!
Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno?
Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Ha avuto coraggio, il fariseo, ad invitare Gesù a cena.
Eppure non esce dal suo schema; Gesù non si fa nemmeno le abluzioni rituali,
prima di sedersi a tavola.
Come può essere così irrispettoso delle consuetudini religiose dei farisei?
Gesù è tagliente; non sono queste le cose che contano, non sono le abluzioni che
purificano il cuore, ma l’elemosina del cuore, dare in elemosina ciò che c’è dentro.
E Gesù è puro, non ha contaminazioni, ha dato tutto ciò che è, tutto ciò che ha.
Dio non misura una persona dai suoi gesti esteriori, ma da quanto essi provengono
da dentro, quanto sono la manifestazione dell’intimo.
Dio non ama le mascherine, non accetta i gesti devozionali, se questi non
derivano dal cuore.
Allora, amici cristiani, osserviamo le norme, e preghiamo secondo quanto ci hanno
insegnato ma, anzitutto, diamo in elemosina ciò che siamo in profondità, cioè
mettiamoci in gioco fino in fondo.
Meglio una povertà autentica di una ricchezza fasulla.
Certo amici, io ci sono riuscito, ma ho dovuto pregare tanto, ed ora, sono povero
ma nello stesso tempo sono ricco di amore per il prossimo, altrimenti non riuscirei
a donarvi tutti i giorni la Parola del Signore.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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