lunedì 23 settembre 2019

Il Vangelo del Martedì 24 Settembre 2019


Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Esdra (6,7-8.12b.14-20)
In quei giorni, [il re Dario scrisse al governatore e ai funzionari della regione
dell'Oltrefiume dicendo:] «Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio.
Il governatore dei Giudei e i loro anziani costruiscano quel tempio di Dio
al suo posto.
Ed ecco il mio ordine circa quello che dovrete fare con quegli anziani dei
Giudei per la costruzione di quel tempio di Dio: con il denaro del re, quello
delle tasse dell’Oltrefiume, siano integralmente sostenute le spese di quegli
uomini, perché non vi siano interruzioni.
Io, Dario, ho emanato quest’ordine: sia eseguito integralmente».
Gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi, grazie alla
profezia del profeta Aggèo e di Zaccarìa, figlio di Iddo.
Portarono a compimento la costruzione per ordine del Dio d’Israele e per ordine
di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia.
Si terminò questo tempio per il giorno tre del mese di Adar, nell’anno sesto
del regno del re Dario.
Gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la
dedicazione di questo tempio di Dio; offrirono per la dedicazione di questo
tempio di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e dodici capri
come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d’Israele.
Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per
il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.
I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese.
Infatti i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme, come un sol uomo:
tutti erano puri.
Così immolarono la Pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti
e per se stessi.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (8,19-21) anno dispari.
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano
avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano
la parola di Dio e la mettono in pratica».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù propone un modello famigliare e di relazione che supera ampiamente
l’idea sociale e culturale che ci siamo fatti della famiglia e delle relazioni
umane (anche noi cattolici).
Gesù supera questa impostazione; l’unione fra le persone non è più determinante
da legami di sangue ma dalla consapevolezza di essere figli dello stesso Dio, di
fare la stessa esperienza di fede, di appartenere alla stessa comunità di vita.
Chi ascolta la Parola e la accoglie stabilisce con gli altri fratelli legami più
autentici e profondi di quelli, spesso di facciata, determinati dall’appartenenza
allo stello clan.
È l’esperienza che fanno molti di noi che vivono un’intensità di relazione molto
forte con chi ha fatto la nostra stessa scoperta; siamo figli amati dal Padre.
È una consolazione immensa, e non solo per chi ha vissuto una sconfortante
esperienza famigliare e che ritrova nel sogno di Dio che è la Chiesa la possibilità
di essere accolto e di accogliere, ma per tutti.
Ricordatevi sempre che non è assolutamente facile, e solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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