domenica 22 settembre 2019

Il Vangelo del Lunedì 23 Settembre 2019


Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
S. Pio da Pietrelcina, sacerdote.
1° Lettura dal libro di Esdra (1,1-6)
Nell'anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il
Signore aveva detto per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di
Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per
iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: "Il Signore, Dio del cielo, mi ha
concesso tutti i regni della terra.
Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda.
Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il suo Dio sia con lui e salga a
Gerusalemme, che è in Giuda, e costruisca il tempio del Signore, Dio d'Israele:
egli è il Dio che è a Gerusalemme.
E a ogni superstite da tutti i luoghi dove aveva dimorato come straniero,
gli abitanti del luogo forniranno argento e oro, beni e bestiame, con offerte
spontanee per il tempio di Dio che è a Gerusalemme"».
Allora si levarono i capi di casato di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti.
A tutti Dio aveva destato lo spirito, affinché salissero a costruire il tempio del
Signore che è a Gerusalemme.
Tutti i loro vicini li sostennero con oggetti d'argento, oro, beni, bestiame
e oggetti preziosi, oltre a quello che ciascuno offrì spontaneamente.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (8,16-18) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la
copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro,
perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non
sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a
chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù parla dell’ascolto; la luce si accende grazie all’ascolto o alla lettura
della Parola che ci cambia nel profondo e che, una volta accolta, porta frutto.
Spesso, invece, ascoltiamo o leggiamo superficialmente, crediamo di credere,
sappiamo già a sufficienza le cose di Dio, cosa c’è ancora da imparare?
La Parola, invece, vive di una vita propria, letta e riletta cento volte illumina
le nostre profondità se abbiamo il coraggio di spalancare il nostro cuore.
In questi tempi di fatica siamo chiamati come Chiesa ad interrogarci sulla
Parola e a lasciarci interrogare dalla Parola e pure a riflettere sul fatto che
spesso la confondiamo con mille altre parole (belle e sante ma umane).
No, molte volte non è evidente che stiamo parlando del Vangelo e di Dio,
non è immediatamente accessibile ciò che vogliamo dire, incrostati da
linguaggi incomprensibili e lontani dalla concretezza delle persone.
Perciò, quando parliamo del Vangelo, dobbiamo essere semplici e concreti,
non è facile, ma la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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