domenica 9 dicembre 2018

Il Vangelo del Lunedì 10 Dicembre 2018


Della 2° settimana di Avvento.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (35,1-10)
Dal Vangelo secondo Luca (5,17-26) anno dispari.
Un giorno Gesù stava insegnando.
Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni
villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme.
E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato,
cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui.
Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul
tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù
nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati».
Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che
dice bestemmie?
Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così
nel vostro cuore?
Che cosa è più facile: dire "Ti sono perdonati i tuoi peccati", oppure
dire "Àlzati e cammina"?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di
perdonare i peccati, dico a te-disse al paralitico-: àlzati, prendi il tuo
lettuccio e torna a casa tua».
Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso
e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore
dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
I miracoli che Gesù compiva erano strabilianti.
Eppure, vi è un miracolo molto più grande e meno appariscente, che le persone
facevano fatica a comprendere; il perdono dei peccati.
Del resto, il Signore era venuto proprio per quel motivo e la guarigione del
povero storpio gli dà l’occasione per ribadire il senso della sua missione.
Ogni anno celebriamo la venuta di Gesù nella nostra carne; ma il mistero
dell’incarnazione è connesso con quello della nostra liberazione.
Senza di Lui saremmo ancora schiavi del peccato e in una condizione ben più
miserevole di quella dell’uomo paralitico.
Se vogliamo vivere davvero i frutti di questo Avvento, decidiamo di riconciliarci
con Dio attraverso la Confessione; il sacerdote ci ripeterà la frase detta da
Gesù: “Ti sono perdonati i tuoi peccati”.
Sarà il modo più bello per vivere l’attesa gioiosa.
Ma nell’attesa, cerchiamo di prepararci accoglienti, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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