Della 27° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (1,6-12)
Dal Vangelo secondo Luca
(10,25-37) anno pari.
In quel tempo, un
dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù
e chiese: «Maestro,
che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse:
«Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?».
Costui rispose:
«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta
la tua anima, con
tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo
come te stesso».
Gli disse: «Hai
risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo
giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un
uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle
mani dei briganti,
che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne
andarono,
lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un
sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide,
passò oltre.
Anche un levita,
giunto in quel luogo, vide e passò oltre.
Invece un
Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne
ebbe compassione.
Gli si fece vicino,
gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò
sulla sua
cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui.
Il giorno seguente,
tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo:
“Abbi cura di lui;
ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”.
Chi di questi tre
ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle
mani dei
briganti?».
Quello rispose:
«Chi ha avuto compassione di lui».
Gesù gli disse: «Và
e anche tu fà così».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Al tempo di Gesù, l’ostilità fra
Giudei e Samaritani è molto viva; questi
ultimi vengono considerati
eretici, impuri, gente da evitare alla stregua
dei pagani.
Invece il Signore, raccontando la
parabola odierna, prende uno di loro
come esempio, soffermandosi a
descrivere ciò che ha fatto nei confronti
dell’uomo ferito sul ciglio della
strada.
Il sacerdote e il levita passano
oltre, mentre solo il Samaritano, mosso da
vera compassione, si fa carico
delle difficoltà e dei bisogni dell’altro.
Quando le pratiche e le leggi
religiose, invece di aiutarci a sviluppare un
cuore compassionevole, ci
paralizzano attraverso una serie infinita di
precetti da mettere in pratica,
vuol dire che siamo fuori strada.
Abbiamo smarrito il senso del
nostro cammino e ci siamo persi in cose
di nessun conto.
A Dio non interessa il nostro
modo di vivere le pratiche culturali, ma quanta
misericordia abbiamo nel cuore.
Certo che non sarà facile
purtroppo, sforziamoci di essere misericordiosi come
il Signore ci insegna, se facciamo
fatica, abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata,
Fausto.
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