lunedì 3 settembre 2018

Il Vangelo del Martedì 4 Settembre 2018


Della 22° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (2,10b-16)
Dal Vangelo secondo Luca (4,31-37) anno pari.
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di
sabato insegnava alla gente.
Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro;
cominciò a gridare forte: «Basta!
Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?
Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».
E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli
alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai
questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi
se ne vanno?».
E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Da un certo punto di vista, gli scribi e i farisei avevano più autorità
di Gesù nel commentare
e insegnare la legge di Dio.
Eppure, l’evangelista dice che la parola del Signore aveva un’autorità
che nessuno aveva mai manifestato fino ad allora.
Che cosa significa ciò?
Evidentemente le persone capivano che tale autorità derivava dal fatto che,
sulle sue labbra, quelle parole assumevano un significato vivo e nuovo.
Quando Gesù parlava della salvezza che Dio offriva a tutti gli uomini, coloro
che lo ascoltavano capivano che quell’offerta era data a loro lì e in quel momento.
Pensiamo mai che, soprattutto durante la Messa, quella parola autorevole
viene pronunciata nuovamente anche per noi?
Sta a noi non lasciarla cadere nel vuoto per farla fruttificare nella nostra vita
con amore e fedeltà.
Perciò, ecco a cosa serve leggere il brano del Vangelo tutti i giorni, quel brano
letto con amore può portare tanti frutti nuovi in noi, se ci è faticoso, facciamoci
aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, Fausto.

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