lunedì 17 settembre 2018

Il Vangelo del Martedì 18 Settembre 2018


Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (12,12-14.27-31a)
Dal Vangelo secondo Luca (7,11-17) anno pari.
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui
camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un
morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della
città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse:
«Non piangere!».
Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono.
Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!».
Il morto si mise seduto e cominciò a parlare.
Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande
profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la
regione circostante.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
A quanti di noi, ancora oggi, Gesù dice la stessa frase che Egli rivolse
alla donna di Nain: “Non piangere!”.
Dio si china sul nostro dolore e lo fa suo.
Lo assume e lo trasfigura, per dare a esso un significato tutto nuovo;
Gesù restituisce il figlio risuscitato a sua madre.
Per quanti genitori vorremmo chiedere lo stesso miracolo?
Per tantissimi, purtroppo!
Ma non si tratta soltanto di una risurrezione fisica, ma spesso anzitutto spirituale.
Quanti padri e madri sono costretti a vedere la morte interiore dei propri figli,
senza poter fare nulla per impedirlo.
Anche a loro Gesù dice di non piangere, poiché quello che è impossibile
per gli uomini a Lui è possibile.
Si tratta soltanto di avere fiducia in Lui e credere che il suo amore si
manifesterà secondo strade a Lui soltanto note.
A noi il compito di fidarci e pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come in principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.  
Buona giornata, Fausto.

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