Della 22° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima
lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (3,18-23)
Dal Vangelo secondo Luca
(5,1-11) anno pari.
In quel tempo,
mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola
di Dio, Gesù,
stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate
alla sponda.
I pescatori erano
scesi e lavavano le reti.
Salì in una barca,
che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra.
Sedette e insegnava
alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito
di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le
vostre reti per la
pesca».
Simone rispose:
«Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo
preso nulla; ma
sulla tua parola getterò le reti».
Fecero così e
presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi
si rompevano.
Allora fecero cenno
ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli.
Essi vennero e
riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo,
Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo:
«Signore,
allontànati da me, perché sono un peccatore».
Lo stupore infatti
aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca
che avevano fatto;
così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano
soci di Simone.
Gesù disse a
Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche
a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
A quale peccato si riferisce
Pietro di fronte a Gesù?
In realtà, non si tratta tanto di
un peccato specifico, quanto della consapevolezza
che, di fronte alla santità di
Dio che si manifesta in Gesù, siamo tutti
peccatori e imperfetti.
Questa è la prima grande lezione
che il futuro principe degli apostoli sperimenta
davanti al Signore. Nel proprio
rapporto con Gesù, partire dalla consapevolezza
del proprio niente e del proprio
peccato ci aiuta a essere umili; se ciò non avviene,
siamo vittima della tentazione di
sentirci bravi e buoni; di credere di possedere
qualche caratteristica
particolare che attira lo sguardo di Dio.
Ciò è deleterio per la vita spirituale
perché ci rende fondamentalmente
superbi e presuntuosi.
Dio ama invelarsi a chi sa di
essere peccatore e solo attraverso di Lui compie
grandi opere.
Succede spesso anche a noi, ma
per non cadere nella tentazione aiutiamoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata,
Fausto.
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