domenica 26 agosto 2018

Il Vangelo del Lunedì 27 Agosto 2018


Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
S. Monica.
1° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo
ai Tessalonicèsi (1,1-5.11b-12)
Dal Vangelo secondo Matteo (23,13-22) anno pari.
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi,
e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare
un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna
due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta
nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”.
Stolti e ciechi!
Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?
E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura
per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi!
Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta?
Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra;
e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita.
E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’ipocrisia è una malattia dell’anima subdola, che spesso si trova anche
nei “professionisti” della fede, come i farisei di ieri e di oggi.
Essa, fondamentalmente, è un atteggiamento di finzione e di inganno di Dio
e della sua parola, che viene manipolata a proprio piacimento per farle dire
ciò che, in realtà, essa non affatto.
Chi ha quest’atteggiamento, con l’andare del tempo, si convince sempre che
la sua interpretazione delle parole di Dio sia l’unica esatta, per cui smette di
porsi il problema se egli sia nel giusto oppure no.
È chiaro che quando qualcuno, come Gesù, cerca di scardinare questa mentalità,
si trova di fronte al rifiuto e addirittura alla violenza.
La fede, quando è avvelenata dall’ipocrisia, si trasforma in sopruso e prepotenza
e nel nome di Dio  si commettono i peggiori delitti.
Ed allora, cerchiamo di avere una vera fede nel Signore aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, Fausto.

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