lunedì 12 marzo 2018

Il Vangelo del Martedì 13 Marzo 2018


4° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (47,1-9.12)
Dal Vangelo secondo Giovanni (5,1-16) anno pari.
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata
in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande
numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato.
Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli
disse: «Vuoi guarire?».
Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella
piscina quando l'acqua si agita.
Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me».
Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina».
E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato.
Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti
è lecito portare la tua barella».
Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua
barella e cammina"».
Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina?"».
Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era
allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito!
Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio».
Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.
Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il peccato provoca paralisi ben peggiori di quelle dell’uomo storpio da
tanti anni, che Gesù incontra e guarisce.
Almeno, la paralisi fisica non impedisce di riconoscere Gesù.
Ma quando invece si diventa schiavi del peccato?
Man mano si diventa sempre più accecati e incapaci di vedere davvero
come stanno le cose.
Per questo motivo Gesù dice all'uomo di non peccare più, affinché non
accada qualcosa di peggio con una malattia ben peggiore di quella fisica;
la morte dell’anima.
La Quaresima è un momento favorevole per rendersi davvero conto di
quanto sia devastante il peccato e per cercare di tenersene lontani il
più possibile.
Solo allora si vive davvero liberi e senza pericolo, certamente non sarà
facile; solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

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