mercoledì 28 febbraio 2018

Il Vangelo del Giovedì 1 Marzo 2018


2° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Geremia (17,5-10)
Dal Vangelo secondo Luca (16,19-31) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C'era un uomo ricco, che indossava
vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti.
Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso
di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che
venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo.
Morì anche il ricco e fu sepolto.
Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo,
e Lazzaro accanto a lui.
Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a
intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro
terribilmente in questa fiamma.
Ma Abramo rispose: Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi
beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece
sei in mezzo ai tormenti.
Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui
vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi.
E quello replicò: Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio
padre, perché ho cinque fratelli.
Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo
di tormento.
Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
E lui replicò: No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro,
si convertiranno.
Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi
neanche se uno risorgesse dai morti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’egoismo del ricco epulone è tale che egli vive la sua vita da solo, gode
dei beni terreni in feste e lauti banchetti, ma con il cuore indifferente
alle sofferenze altrui.
Per questo non è in grado di vedere il povero Lazzaro che siede alla sua
porta a farsi leccare le piaghe dai cani.
Ma ciò che è ancora più drammatico è che il ricco non riesce a comprendere
che l’unica via di salvezza non sta in qualche manifestazione straordinaria
di Dio; essa sta piuttosto nell’ascolto umile della Parola di salvezza.
Giustamente, osserva Abramo, a chi non ascolta la Parola non basta
nemmeno vedere i miracoli più grandi.
In questa Quaresima, è tempo che tutti noi comprendiamo l’importanza che
ha l’ascolto della Parola di Gesù; essa può davvero farci conoscere la salvezza
e la pace, a patto però che possiamo ascoltarla con cuore disponibile,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

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