mercoledì 28 febbraio 2018

Il Vangelo del Giovedì 1 Marzo 2018


2° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Geremia (17,5-10)
Dal Vangelo secondo Luca (16,19-31) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C'era un uomo ricco, che indossava
vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti.
Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso
di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che
venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo.
Morì anche il ricco e fu sepolto.
Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo,
e Lazzaro accanto a lui.
Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a
intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro
terribilmente in questa fiamma.
Ma Abramo rispose: Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi
beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece
sei in mezzo ai tormenti.
Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui
vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi.
E quello replicò: Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio
padre, perché ho cinque fratelli.
Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo
di tormento.
Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
E lui replicò: No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro,
si convertiranno.
Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi
neanche se uno risorgesse dai morti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’egoismo del ricco epulone è tale che egli vive la sua vita da solo, gode
dei beni terreni in feste e lauti banchetti, ma con il cuore indifferente
alle sofferenze altrui.
Per questo non è in grado di vedere il povero Lazzaro che siede alla sua
porta a farsi leccare le piaghe dai cani.
Ma ciò che è ancora più drammatico è che il ricco non riesce a comprendere
che l’unica via di salvezza non sta in qualche manifestazione straordinaria
di Dio; essa sta piuttosto nell’ascolto umile della Parola di salvezza.
Giustamente, osserva Abramo, a chi non ascolta la Parola non basta
nemmeno vedere i miracoli più grandi.
In questa Quaresima, è tempo che tutti noi comprendiamo l’importanza che
ha l’ascolto della Parola di Gesù; essa può davvero farci conoscere la salvezza
e la pace, a patto però che possiamo ascoltarla con cuore disponibile,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

martedì 27 febbraio 2018

Il Vangelo del Mercoledì 28 Febbraio 2018


2° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Geremia (18,18-20)
Dal Vangelo secondo Matteo (20,17-28) anno pari.
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici
discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme
e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo
condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso
e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli
e si prostrò per chiedergli qualcosa.
Egli le disse: «Che cosa vuoi?».
Gli rispose: «Di che questi miei due figli siedano uno alla tua destra
e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete.
Potete bere il calice che io sto per bere?».
Gli dicono: «Lo possiamo».
Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e
alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre
mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli.
Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni
dòminano su di esse e i capi le opprimono.
Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro
servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.
Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per
servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il vero onore non sta tanto nell’avere riconoscimenti e posizioni di riguardo
nel mondo.
Piuttosto, esso consiste nell’avere la possibilità di bere allo stesso calice
del Signore.
Tale calice è quello della passione, che Gesù bevve fino in fondo.
Adesso gli Apostoli non sono ancora in grado di comprenderlo, ma verrà
il momento in cui essi proveranno persino orgoglio per il fatto di essere
stati oltraggiati per il nome di Gesù.
È davvero un problema il fatto che molti cristiani credono di vivere il
Vangelo continuando a cercare vantaggi puramente umani.
Per questi la croce di Gesù è fonte di scandalo; essi non comprendono che
la nostra realizzazione, anche umana, sta nella scelta degli ultimi posti.
Questo, se all’inizio può sembrare duro, alla fine si rivela essere la
scelta vincente, sicuramente non sarà facile, ma abbiamo la preghiera
che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

lunedì 26 febbraio 2018

Il Vangelo del Martedì 27 Febbraio 2018


2° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (1,10.16-20)
Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno pari.
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla
cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro
opere, perché essi dicono e non fanno.
Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle
della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro
filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti,
dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere
chiamati rabbì dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare rabbì, perché uno solo è il vostro Maestro e voi
siete tutti fratelli.
E non chiamate padre nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre
vostro, quello celeste.
E non fatevi chiamare guide, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato
e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Per i farisei era molto importante la visibilità; il fatto che essi potessero essere
visti significava per loro avere importanza ed essere riconosciuti come i veri
capi spirituali del popolo.
Gesù, invece, dice ai suoi ascoltatori che questo modo di fare è opposto a
quello che vuole Dio.
Il Signore non ha bisogno di persone che si mettano in mostra, ma ha bisogno
di uomini e donne veramente appassionati della sua parola e del suo Regno,
capaci di testimoniare con la loro vita il suo amore umile e condiscendente.
Questo, i farisei non potevano più capirlo, per questo la gente vedeva nella
persona di Gesù e nel suo insegnamento un’autorità che i suoi contemporanei
non avevano; Egli viveva in prima persona quanto diceva e insegnava.
Perciò, imitiamo Gesù e facciamo per Lui tutto con amore pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

domenica 25 febbraio 2018

Il Vangelo del Lunedì 26 Febbraio 2018


2° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Daniele (9,4b-10)
Dal Vangelo secondo Luca (6,36-38) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come
il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà
versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato
a voi in cambio».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il cuore della Quaresima e del suo significato spirituale non sta tanto nella
penitenza e nelle privazioni che, in maniera più o meno volontaria,
possiamo praticare.
Esse, semmai, sono il segno di una decisione concreta che abbraccia tutta
la nostra vita.
Tale decisione riguarda la volontà di assumere un comportamento improntato
alla misericordia e alla benevolenza.
Questo atteggiamento è in realtà molto più complicato di quanto possa sembrare
a prima vista; si tratta infatti di lasciare da parte quello di cui siamo convinti
riguardo agli altri, al loro modo di essere e di agire, per assumere come metro
di valutazione quello di Dio.
Ed Egli, bisogna ricordarlo, è colui che fa piovere sui buoni e i cattivi, sui giusti
e sugli ingiusti.
Quanto più impostiamo il nostro rapporto con il prossimo sulla misericordia,
fatta di perdono e di gratuità, tanto più aumentiamo la nostra capacità di
ricezione della grazia del Signore già da adesso e soprattutto nella vita che
durerà sempre.
Perciò, ora è il momento per imparare e mettere in pratica queste cose, sarà
sicuramente difficile, ma per questo abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

sabato 24 febbraio 2018

Il Vangelo di Domenica 25 Febbraio 2018


2° Domenica di Quaresima.
1° Lettura dal libro della Gènesi (22,1-2.9a.10-13.15-18)
2° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,3b-34)
Dal Vangelo secondo Marco 9,2-10) anno B.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse
su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti,
bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui;
facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia».
Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una
voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non
Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno
ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto
dai morti.
Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire
risorgere dai morti.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il racconto della trasfigurazione sul Tabor ha per noi un insegnamento
importantissimo; come ai discepoli, anche a noi il Padre dà il comando
di ascoltare Gesù.
Questo è 1'apice dell'esperienza di Dio; non si tratta tanto di lasciarsi
affascinare dalla luce e dalla gloria che si manifestano nella persona
del Figlio.
Questo, anche se è bellissimo, non è il senso fondamentale dell’esperienza.
Dio vuole che i tre apostoli si fidino della sua parola; questo chiede anche
a noi in questo periodo di Quaresima.
Di fronte al cammino che ciascuno di noi deve fare nella quotidianità,
continuamente alle prese con le lotte e con le tentazioni di ogni giorno,
la soluzione sta nell’ascoltare con fiducia gli insegnamenti di Gesù,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

venerdì 23 febbraio 2018

Il Vangelo del Sabato 24 Febbraio 2018


1° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del Deuteronòmio (26,16-19)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,43-48) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu
detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico.
Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,
affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole
sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?
Non fanno così anche i pubblicani?
E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?
Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
A volte è davvero strano considerare come a noi sembrino straordinari
quegli atti che, invece, secondo Gesù sono assolutamente normali e usuali.
Che sforzo c'è ad amare quelli che ci amano già?
E che impegno è richiesto nel rispettare quelli che fanno allo stesso
modo con noi?
Eppure, ci sembra di aver fatto chissà cosa...
Invece, la logica del Vangelo ci spinge a fare davvero qualcosa in più;
si tratta di lasciar perdere ciò che è naturale e ovvio per aprirci ad un
comportamento improntato a uno spirito soprannaturale.
In questa Quaresima, possiamo davvero chiedere a Dio che allarghi gli
spazi del nostro cuore, spesso così angusti, affinché in essi ci sia posto
per tutti, soprattutto per coloro che facciamo fatica ad amare e accogliere.
Sicuramente non sarà facile, ci possiamo riuscire aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


giovedì 22 febbraio 2018

Il Vangelo del Venerdì 23 Febbraio 2018


1° settimana di Quaresima.
S. Policarpo, vescovo e martire.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (18,21-28)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non
supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà
essere sottoposto al giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere
sottoposto al giudizio.
Chi poi dice al fratello: Stupido, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi
gli dice: Pazzo, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello
ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima
a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,
perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu
venga gettato in prigione.
In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino
all'ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Senza dubbio queste parole ci lasciano perplessi e molto preoccupati;
se dovessimo pagare il peso di ogni parola offensiva che abbiamo detto
finora agli altri, avremmo ben misere possibilità di sperare, anche
lontanamente, nella grazia di vedere il volto di Dio in cielo.
Allora, proprio come gli apostoli, anche noi ci chiediamo; chi può salvarsi,
di fronte alle parole così perentorie del Signore?
In questo tempo di Quaresima, Gesù vuole farci capire che la vita cristiana
è una questione molto seria da non trascurare o sottovalutare.
Ogni nostro atto, per quanto piccolo e insignificante possa sembrarci, ha
una conseguenza che lascia il segno nella nostra vita e nel nostro futuro
destino; per questo, dobbiamo darci da fare con impegno, amore
e tanta preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

mercoledì 21 febbraio 2018

Il Vangelo del Giovedì 22 Febbraio 2018


1° settimana di Quaresima.
Cattedra di san Pietro apostolo.
1° Lettura dalla 1° lettera di san Pietro apostolo (5,1-4)
Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-19) anno pari.
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò
ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa
o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne
né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le
potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà
legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Oggi la Chiesa ricorda il ruolo di Pietro, primo fra i pari, all'interno della
Comunità; il carisma del suo insegnamento e della sua esperienza, il compito
che il Signore Gesù gli ha affidato per i fratelli.
Il compito di Pietro è quello di custodire e conservare intatta la fede, di non
lasciarla stravolgere dalle mode temporanee degli uomini, di non lasciare che
si pieghi alle novità dell'ultima ora.
Un compito impegnativo, ingrato, difficile che, pure, Pietro, e gli altri dopo di
lui, hanno assolto con scrupolo, con attenzione.
Così, oggi, possiamo ritrovare nella nostra fede, arricchita da esperienza
e riflessione, la stessa fede delle prime comunità che hanno riconosciuto nel
Signore Gesù il rivelatore del Padre.
Ringraziamolo per quello che ci ha fatto conoscere, attraverso la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

martedì 20 febbraio 2018

Il Vangelo del Mercoledì 21 Febbraio 2018


1° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Giona (3,1-10)
Dal Vangelo secondo Luca (11,29-32) anno pari.
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa
generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà
dato alcun segno, se non il segno di Giona.
Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio
dell'uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di
questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini
della terra per ascoltare la sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona
si convertirono.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù accusa i suoi contemporanei di un grave peccato; quello di non aver
voluto riconoscere la grazia che Dio ha donato loro attraverso il Figlio.
Per questo Gesù chiama a testimoni persino gli abitanti Nìnive e la regina
del Sud, che andò a cercare la sapienza di Salomone.
Essi, pur essendo pagani, ebbero la capacità di ascoltare la parola di salvezza
e di convertirsi al Dio vivente.
Gli israeliti invece, pur avendo davanti a sé la manifestazione definitiva della
potenza e della grazia dell’Altissimo, non vogliono ascoltare Gesù; anzi, lo
provocano chiedendogli un segno.
È evidente che nessun segno avrebbe potuto cambiare le cose, poiché essi,
nel loro cuore, avevano già deciso di rifiutare l’annuncio del Vangelo.
Non facciamo l’errore dei contemporanei di Gesù, ma impegniamoci ogni
giorno a leggere un brano della Parola del Signore e preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.