lunedì 26 febbraio 2018

Il Vangelo del Martedì 27 Febbraio 2018


2° settimana di Quaresima.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (1,10.16-20)
Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno pari.
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla
cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro
opere, perché essi dicono e non fanno.
Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle
della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro
filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti,
dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere
chiamati rabbì dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare rabbì, perché uno solo è il vostro Maestro e voi
siete tutti fratelli.
E non chiamate padre nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre
vostro, quello celeste.
E non fatevi chiamare guide, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato
e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Per i farisei era molto importante la visibilità; il fatto che essi potessero essere
visti significava per loro avere importanza ed essere riconosciuti come i veri
capi spirituali del popolo.
Gesù, invece, dice ai suoi ascoltatori che questo modo di fare è opposto a
quello che vuole Dio.
Il Signore non ha bisogno di persone che si mettano in mostra, ma ha bisogno
di uomini e donne veramente appassionati della sua parola e del suo Regno,
capaci di testimoniare con la loro vita il suo amore umile e condiscendente.
Questo, i farisei non potevano più capirlo, per questo la gente vedeva nella
persona di Gesù e nel suo insegnamento un’autorità che i suoi contemporanei
non avevano; Egli viveva in prima persona quanto diceva e insegnava.
Perciò, imitiamo Gesù e facciamo per Lui tutto con amore pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

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