martedì 30 gennaio 2018

Il Vangelo del Mercoledì 31 Gennaio 2018

4° settimana del Tempo Ordinario.
S. Giovanni Bosco, sacerdote.
1° Lettura dal secondo libro di Samuèle (24,2.9-17)
Dal Vangelo secondo Marco (6,1-6) anno pari.
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga.
E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli
vengono queste cose?
E che sapienza è quella che gli è stata data?
E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?
Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo,
di Ioses, di Giuda e di Simone?
E le sue sorelle, non stanno qui da noi?».
Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria,
tra i suoi parenti e in casa sua».
E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani
a pochi malati e li guarì.
E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’evangelista Marco, rispetto a Luca, non racconta il tragico finale della
visita di Gesù nella sua cittadina.
Però, anch’egli ci riporta la reazione negativa di coloro che avevano visto
crescere il Messia in mezzo a loro.
Il testo dice che il Signore si meraviglia della loro incredulità poiché la
reazione più logica dovrebbe essere quella dettata dalla fede.
E invece ciò non avviene; proprio la sua gente non riesce a fare quel salto
di qualità nella fede che permetta loro di riconoscere in quel Gesù che hanno
visto bambino, il Figlio di Dio, il Messia promesso e, addirittura,
si scandalizza di lui.
Dunque essere vicini a Gesù non è sempre garanzia di autentica fede in Lui.
Possiamo vivere tanti anni assieme a Gesù e continuare a considerarlo un
semplice estraneo, ma a quel punto ci siamo chiusi alla sua grazia e non siamo
più in grado di accogliere le sue proposte d'amore.
E questo è gravissimo, perciò, non facciamo questo errore, ma preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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