mercoledì 8 novembre 2017

Il Vangelo del Giovedì 9 Novembre 2017

Della 31° settimana del Tempo Ordinario.
Dedicazione della Basilica Lateranense.
1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (47,1-2.8-9.12)
Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-22) anno dispari.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti,
i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le
pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i
banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose
e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa
mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri
per fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò
risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei
anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Nell’idea di Gesù, il tempio aveva un significato che ormai non
corrispondeva più a quello del popolo d’Israele.
Esso era davvero il luogo in cui si manifestava la gloria di Dio; per cui in
esso si entrava solo per incontrare Lui.
Tutto il resto era un modo per rendere quel luogo santo come impuro, cioè
non più adatto per lo scopo per il quale era stato costruito.
Per noi, il vero edificio sacro è il corpo di Cristo; è il tempio che è stato
distrutto con la morte, ma che Dia ha ricostruito con la resurrezione.
Per tale motivo, quando andiamo in Chiesa, ricordiamoci che quel luogo
è segno del corpo di Gesù; in Lui e per Lui noi possiamo elevare al Padre
una preghiera pura e gradita a Lui.
È Cristo la pietra angolare sulla quale è costruito l’edificio spirituale della Chiesa.
Perciò, entriamo in Chiesa come entrassimo nel Corpo mistico del
Signore e preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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