giovedì 17 agosto 2017

Il Vangelo del Venerdì 18 Agosto 2017

Della 19° settimana del Tempo Ordinario.
1° lettura dal libro di Giosuè (24,1-13)
Dal Vangelo secondo Matteo (19,3-12) anno dispari.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla
prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie
per qualsiasi motivo?».
Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio
e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà
a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”?
Così non sono più due, ma una sola carne.
Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di
ripudio e di ripudiarla?».
Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di
ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così.
Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione
illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio».
Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto
alla donna, non conviene sposarsi».
Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai
quali è stato concesso.
Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne
sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che
si sono resi tali per il regno dei cieli.
Chi può capire, capisca».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’amore, per sua natura, quando è vero è esigente e richiede dedizione
eterna e definitiva.
Per questo il ripudio, largamente praticato al tempo di Gesù, è in
contraddizione con l'essenza stessa del dono di sé.
Questo vale sia per chi sceglie la via del matrimonio che per chi, chiamato
con grazia particolare, sceglie la via del dono di sé per il regno dei cieli.
Riflettiamo su questa particolare vocazione nella Chiesa; chi viene chiamato
al celibato per il regno dei cieli non è uno che non può più amare; al contrario,
coloro che sono chiamati a ciò devono imparare ad amare ancora di più.
Se non vi è quest’amore preferenziale per Cristo e per la sua causa, tale scelta
di vita non ha senso; si diventa sterili e incapaci di vero dono di noi stessi.
Non sempre è facile, perciò, impariamo ad aiutarci con la preghiera per riuscirci.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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