giovedì 31 agosto 2017

Il Vangelo del Venerdì 1 Settembre 2017

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicèsi (4,1-8)
Dal Vangelo secondo Matteo (25,1-13) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno
dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono
incontro allo sposo.
Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade,
ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade,
presero anche l’olio in piccoli vasi.
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.
Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre
lampade si spengono”.
Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate
piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini
che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore,
signore, aprici!”.
Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Noi non abbiamo la possibilità di sapere quando il Signore tornerà.
Sappiamo per certo soltanto che Egli verrà; allora, cosa fare nel frattempo?
Si deve cercare di non dormire, e di non lasciarsi abbagliare da ciò che,
in realtà, ci allontana dal fine della nostra vita.
Le vergini stolte possono essere considerate come quei cristiani che vivono
di buone intenzioni, ma poi non fanno assolutamente nulla per tradurle in pratica.
Tali persone vivono in un inganno continuo e s’illudono che Dio tenga
conto delle loro belle aspirazioni.
Purtroppo le aspirazioni e le buone intenzioni non hanno mai cambiato
nessuno; per questo, quando poi arriva il momento della verità, essi s'accorgono
di non aver concluso nulla e restano esclusi dalle nozze.
Questa è la verità, se noi non vogliamo fare la fine delle vergini stolte, dobbiamo
prepararci ad accogliere il Signore quando verrà, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 30 agosto 2017

Il Vangelo del Giovedì 31 Agosto 2017

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
1° lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (3,7-13)
Dal Vangelo secondo Matteo (24,42-51) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in
quale giorno il Signore vostro verrà.
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della
notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo
dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito?
Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così!
Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”,
e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con
gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se
l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà
la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Purtroppo siamo così abituati a vivere in maniera frenetica da non
riuscire più a dare importanza se non al momento presente.
Il nostro orizzonte, evidentemente, si è ridotto all’oggi, con tutte le
sue implicazioni.
Invece, un aspetto della fede cristiana che dovremmo recuperare è
proprio quello dell’attesa.
Gesù richiama spesso i suoi discepoli su questa dimensione fondamentale;
è assurdo pensare che la nostra vita si esaurisca nell’angusto
orizzonte dell’oggí; Egli, lo ha promesso, tornerà.
Per cui è necessario avere un sguardo molto ampio sulle nostre vicende
umane; non ha senso consumare tutte le proprie energie cercando di
vivere bene, quando si dimentica che Dio vuole che viviamo per
sempre con lui.
Ma si deve attendere con fiducia pregando.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

martedì 29 agosto 2017

Il Vangelo del Mercoledì 30 Agosto 2017

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (2,9-13)
Dal Vangelo secondo Matteo (23,27-32) anno dispari.
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma
dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume.
Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro
siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e
adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri
padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”.
Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti.
Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Essere ipocriti, secondo Gesù, significa essenzialmente voler sembrare
qualcosa o qualcuno che non si è realmente.
In altri termini, ciò vuol dire darsi da fare per costruire un’immagine di sé che
trasmetta santità, quando in realtà le intenzioni che ci animano sono tutt'altre.
Questo è quanto cercavano i farisei.
Purtroppo anche noi spesso siamo più preoccupati di apparire di fronte
agli altri, piuttosto che essere veramente davanti a Dio, senza maschere.
Disgraziatamente a volte la religione può diventare un paravento che
nasconde il nostro malcelato desiderio di apparire e di sembrare ciò che
in realtà non siamo affatto.
L’invettiva di Gesù nei confronti dei farisei del suo tempo ci aiuta proprio
a capire la necessità di tornare ad una fede più pura ed essenziale, che sia
espressione del nostro reale rapporto con Dio.
Spesso e volentieri, anche noi facciamo come i farisei, ma per essere in
sintonia con il Signore, abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

lunedì 28 agosto 2017

Il Vangelo del Martedì 29 Agosto 2017

Martirio di San Giovanni Battista.
1° Lettura dal libro del profeta Geremìa (1,17-19)
Dal Vangelo secondo Marco (6,17-29) anno dispari.
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo
in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché
l’aveva sposata.
Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie
di tuo fratello».
Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva,
perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava
su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece
un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito
e i notabili della Galilea.
Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.
Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche
la metà del mio regno».
Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?».
Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu
mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non
volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa
di Giovanni.
La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio,
la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre.
I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere
e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
 Il destino di ogni profeta si realizza anche per Giovanni Battista, che
paga di persona con la vita l’annuncio della Parola di Dio, che è
sempre esigente e che smuove le coscienze dal loro torpore.
Egli sapeva perfettamente che quello era il suo destino, tra l'altro era
consapevole anche di un’altra verità.
Egli era stato designato per essere il precursore del Messia.
Tale missione dice dunque che egli doveva preparare in tutto il cammino
al Cristo, compreso quello della sua morte in croce.
Dire certe cose non è facile, soprattutto quando vanno a toccare sistemi
di peccato e di lontananza da Dio e dalla sua grazia.
Ma non ci si può esimere dal farlo, anche se questo ci attira impopolarità
e critiche, a volte anche nella Chiesa stessa.
Non dobbiamo avere paura, se siamo coerenti nella preghiera, possiamo
anche noi assomigliare al Battista.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


domenica 27 agosto 2017

Il Vangelo del Lunedì 28 Agosto 2017

Sant'Agostino.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (1,2-5.8-10)
Dal Vangelo secondo Matteo (23,13-22) anno dispari.
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi,
e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare
un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna
due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta
nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”.
Stolti e ciechi!
Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?
E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno
giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”.
Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta?
Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra;
e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita.
E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il compromesso è una triste realtà che tanti cristiani accettano ormai senza
nemmeno accorgersi dell'ipocrisia che essi vivono davanti a Dio.
Da un lato ci sono le esigenze evangeliche e dall'altro le nostre voglie
di emergere, di essere apprezzati e di possedere.
Come si può mettere accordo tra questi due aspetti?
Si possono imbrogliare gli altri, usando le leggi religiose per nascondere
le proprie ipocrisie e le proprie inconsistenze umane.
Il problema è che non si può ingannare Dio; per questo Gesù colpevolizza
i farisei, rei di aver piegato le esigenze della legge di Mosè al loro egoismo
e al loro attaccamento al denaro.
Facciamo attenzione; spesso anche noi pieghiamo le esigenze della Parola
di Gesù ai nostri scopi che non sempre sono buoni e chiari.
Vero, questo succede spesso, cerchiamo invece di usare la Parola del Signore,
per diventare dei veri discepoli, se ci  è faticoso, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

sabato 26 agosto 2017

Il Vangelo di Domenica 27 Agosto 2017

21° Domenica del Tempo Ordinario.
1° lettura dal libro del profeta Isaìa (22,19-23)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (11,33-36)
Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-20) anno A.
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò
ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?».
Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa
o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne
né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà
legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La solenne promessa fatta a Pietro si perpetua nella Chiesa da più di
duemila anni.
I suoi successori sono coloro che hanno guidato il popolo di Dio verso la
pienezza della grazia e della pace; nonostante i continui attacchi alla quale
essa viene continuamente sottoposta e gli scandali, interni ed esterni, che
la squassano, essa procede sicura verso la realizzazione del regno dei cieli.
Intanto, però, non si deve scambiare questa promessa di Gesù per un fatto
di merito; la Chiesa vive sempre e comunque la duplice dimensione del
peccato e della santità.
Ne è prova la raccomandazione che Gesù fa agli postoli di non dire nulla
riguardo a quanto da Lui
rivelato.
Essi non sono ancora pronti per capire che la regalità del Messia si rivelerà
pienamente sulla Croce.
E noi siamo pronti a credere veramente nella Chiesa?
Se facciamo tanta fatica, cerchiamo di farci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

venerdì 25 agosto 2017

Il Vangelo del Sabato 26 Agosto 2017

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Rut (2,1-3.8-11; 4,13-17)
Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno dispari.
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla
cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro
opere, perché essi dicono e non fanno.
Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle
spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano
i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore
nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze,
come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro
e voi siete tutti fratelli.
E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il
Padre vostro, quello celeste.
E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà
umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Vi è un comportamento particolarmente squallido; è quello di servirsi
di Dio per affermare la propria presunta santità e perfezione.
Dio diventa un paravento dietro il quale nascondere tutte le proprie
malvagità e ipocrisie.
Per questo Gesù si scaglia con veemenza nei confronti dei farisei, superbi
al punto di servirsi della legge mosaica per dimostrare agli altri di
essere a posto con Dio.
Dunque, tutto l’apparato liturgico e cultuale di cui essi si servivano era
semplicemente un modo per confermare davanti a Dio la loro effettiva
lontananza da lui.
Ciò non avvenga mai per noi; non è importante che gli uomini vedano
quanto siamo bravi e santi. L’importante è che lo veda Dio, che scruta
nel profondo del cuore e vede cosa c`è davvero in esso.
Auguriamoci che il Signore veda nel nostro cuore esclusivamente il
vero amore per Lui, se abbiamo delle perplessità, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


giovedì 24 agosto 2017

Il Vangelo del Venerdì 25 Agosto 2017

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Rut (1,1.3-6.14-16.22)
Dal Vangelo secondo Matteo (22,34-40) anno dispari.
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai
sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo
interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il
grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la
tua anima e con tutta la tua mente”.
Questo è il grande e primo comandamento.
Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La legge, secondo Gesù, non è un podio dal quale manifestare la propria
presunta santità.
I farisei, in fondo, si comportavano né più e né meno come i potenti del
nostro tempo, i quali spesso parlano un linguaggio difficile per tenere lontani
gli altri dal potere e, nel loro caso, dalla vera comprensione della parola di Dio.
Secondo Gesù essa non può servire a questo scopo bieco, per cui Egli, molto
semplicemente, pone fine alle infinite discussioni tra le varie scuole rabbiniche
ponendo come centro di tutta la legge di Mosè, l’amore nella sua duplice
modalità, verso Dio e il prossimo.
Se si adempie questo precetto, la legge è osservata; se ciò non avviene, anche
se 1'uomo osservasse anche i precetti più minuziosi della legge, sarebbe dísobbediente.
In semplici parole; se non amiamo come ama il Signore, da Lui siamo considerati
dei disobbedienti, perciò, essendo che non è assolutamente facile, aiutiamoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.