domenica 12 febbraio 2017

Il Vangelo del Lunedì 13 febbraio 2017

1° Lettura dal libro della Gènesi (4,1-15.25)
Dal Vangelo secondo Marco (8,11-13) anno dispari.
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù,
chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione
chiede un segno?
In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Di quanti segni abbiamo bisogno per credere?
Muti e sordi, ciechi e storpi, lebbrosi e paralitici, contravvenendo
all’ordine del Maestro, urlano al mondo di essere stati guariti.
Molti di più hanno trovato nelle sue parole lo specchio di una vita
diversa, e il volto di un Dio inatteso e tanto desiderato.
E altri cantano le sue gesta, non eroiche, non eclatanti.
Il sorriso fatto ai bambini, e la pazienza nell’ascoltare il dolore,
e la compassione, vera, che emerge da ogni suo gesto.
Di quanti altri segni abbiamo bisogno per credere?
Come se Dio fosse una marionetta al nostro servizio.
Come se, per esistere, Dio dovesse continuamente esaudire i nostri
desideri, a volte seri, molto spesso futili e inutili.
Di quanti altri segni abbiamo bisogno per credere che Dio è ed è
presente nella nostra vita quotidiana?
Non servono segni; serve solo la fede, ed allora per rafforzarla; preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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