giovedì 12 gennaio 2017

Il Vangelo del Venerdì 13 Gennaio 2017

1° Lettura dalla lettera agli Ebrei (4,1-5.11)
Dal Vangelo secondo Marco (2,1-12) anno dispari.
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni.
Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi
era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone.
Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla,
scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura,
calarono la barella su cui era adagiato il paralitico.
Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono
perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché
costui parla così? Bestemmia!
Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?».
E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé,
disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore?
Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”,
oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”?
Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare
i peccati sulla terra, dico a te–disse al paralitico–: àlzati, prendi la tua
barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti
se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non
abbiamo mai visto nulla di simile!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Quante volte il paralitico avrà guardato il suo lettuccio e lo avrà
considerato come la sua prigione e la sua catena.
Ora, è invitato dal Signore a prenderlo e a portarlo via con sé; da
ora in poi esso sarà segno della benevolenza che Dio ha avuto
nei suoi confronti.
Tutte le volte che egli lo guarderà, ripenserà con affetto e
riconoscenza a Colui che lo ha liberato.
Ma quel lettuccio ha un significato ancora più profondo; è il segno
della liberazione da una malattia oscura e tremenda dalla quale solo
Dio può liberare; il peccato.
Per gli scribi era molto più semplice considerare Gesù come uno
dei tanti guaritori che operavano al suo tempo.
Ma Egli si attribuiva un potere che spetta solo a Dio.
Eppure, questa è la missione di Gesù; è lui il Salvatore del mondo.
E noi, dopo essere stati guariti dalla paralisi del peccato, ci ricordiamo
ogni tanto di ringraziare il Signore per la guarigione?
Se non lo facciamo mai, ora è arrivato il momento, facciamolo
attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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