martedì 31 gennaio 2017

Il Vangelo del Mercoledì 1 Febbraio 2017

1° Lettura dalla lettera agli Ebrei (12,4-7.11-15)
Dal Vangelo secondo Marco (6,1-6) anno dispari.
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga.
E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli
vengono queste cose?
E che sapienza è quella che gli è stata data?
E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?
Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo,
di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?».
Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua
patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani
a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
È un rincorrersi di meraviglie e di stupori il Vangelo di oggi.
Si meraviglia la folla per la parlata di Gesù con chiarezza.
Si meravigliano alcuni concittadini perché Gesù, il figlio di Giuseppe,
fa il predicatore senza avere il patentino.
Si meraviglia il Signore della loro incredulità.
Nella vita ci possiamo stupire per cose positive, per eventi che ci
cambiano l’orizzonte, per alcune scoperte, come la fede, che ci
mettono letteralmente le ali.
Ma, purtroppo, ci possiamo anche stupire per le cose negative,
infarciti da inostri pregiudizi religiosi.
Gesù non è sufficientemente qualificato per dire le cose che stupiscono.
E invece di guardare la luna, gli sciocchi di sempre guardano il
dito che la indica.
Stupiamoci, oggi, per le tante cose belle che ci circondano e che
riconosciamo come immenso segno della bontà di Dio.
Nella speranza che Dio non abbia a stupirsi, oggi, della nostra
incredulità e della nostra poca fede.
Perciò, cerchiamo di aumentare la nostra fede attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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