mercoledì 30 novembre 2016

Il Vangelo del Giovedì 1 Dicembre 2016

1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (26,1-6)
Dal Vangelo secondo Matteo (7,21.24-27) anno A 1° di Avvento.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice:
“Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la
volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica,
sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono
su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile
a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono
su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Vi è una strana legge, ma che purtroppo è constatabile da tutti.
Quanto più le persone mostrano la loro fede con entusiasmo, tanto meno,
all’atto pratico, essi dimostrano di vivere quello in cui dicono di credere.
I santi sono persone che non hanno fatto rumore; alcuni addirittura
sono rimasti nascosti e sconosciuti persino alle persone con cui essi
hanno vissuto per anni.
Eppure, essi, nel silenzio e nella fedeltà di tutti i giorni, hanno fatto
la volontà di Dio senza troppi discorsi e perdite di tempo.
Certamente dovrebbero essere loro il nostro modello di vita cristiana;
poche e buone parole e molte opere buone, compiute nel silenzio
e lontano dall’attenzione degli altri.
Questo significa costruire la propria casa su una roccia che non
crolla mai.
Perciò, entriamo nella nostra stanza e lì preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

martedì 29 novembre 2016

Il Vangelo del Mercoledì 30 Novembre 2016

Sant'Andrea.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (10,9-18)
Dal Vangelo secondo Matteo (4,18-22) anno A 1° di Avvento.
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide
due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che
gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.
E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».
Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo,
e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre,
riparavano le loro reti, e li chiamò.
Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’avventura con Gesù comincia così, senza troppe spiegazioni.
Egli promette solo una pesca abbondante, adeguandosi così all’unico
linguaggio che Andrea e Pietro erano in grado di comprendere.
I piani, le previsioni e le prospettive non esistono nello stile del Signore.
Lui chiede ai due fratelli anzitutto la disponibilità ad accogliere il suo
progetto di servizio nei confronti della volontà del Padre.
Come è bello vedere che nella storia ci sono ancora persone che si
fidano a tal punto del maestro da lasciare ogni cosa per abbracciare
una missione che, probabilmente, non è del tutto definita, ma che
chiede piena disponibilità.
Perché anche noi non dimostriamo la stessa disponibilità?
Non si tratta di andare chissà dove, quanto di vivere in un atteggiamento
di generosità ai suoi piani.
Oggi, Andrea e Pietro ci stanno dando una grande lezione di fiducia,
impariamo da loro, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


lunedì 28 novembre 2016

Il Vangelo del Martedì 29 Novembre 2016

1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (11,1-10)
Dal Vangelo secondo Luca (10,21-24) anno A 1° set. di Avvento
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse:
«Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai
nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio
se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale
il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono
ciò che voi vedete.
Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate,
ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Per capire la grandezza della rivelazione che il Padre fa della sua
misericordia e del suo amore per mezzo di Gesù Cristo non è necessario
essere sapienti.
Anzi, proprio questi ultimi hanno maggiore difficoltà a capirlo, per cui
Gesù vede nei piccoli i destinatari principali della grande rivelazione del
mistero dell’amore di Dio.
Ma chi sono i piccoli di cui parla Gesù?
Essi sono coloro i quali sanno rispettare Dio ed accoglierlo in semplicità,
senza pretendere di racchiuderlo in schemi fissi o espugnare il suo segreto.
Dunque, i piccoli sono coloro che vengono portati, per dono di Dio,
a comprendere ciò che umanamente è impossibile capire, e cioè la relazione
intima ed amorevole che intercorre tra il Padre e Gesù.
Dio sia lodato, perciò, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


domenica 27 novembre 2016

Il Vangelo del Lunedì 28 Novembre 2016

1° Lettura dal libro del Profeta Isaìa (4,2-6)
Dal Vangelo secondo Matteo (8,5-11) anno A 1° set. di Avvento.
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un
centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in
casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente».
Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri
sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico
a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene;
e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano:
«In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede
così grande!
Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e
siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La salvezza, secondo Gesù, non è un dono di esclusivo
appannaggio di Israele.
Ci sono tante persone che, pur non facendo parte del popolo eletto,
dimostrano una fede davvero ammirabile, anche per gli stessi israeliti.
La salvezza che stiamo celebrando in questo tempo forte dell’anno
liturgico e che culminerà con la nascita del Salvatore, ancora una volta
ci ricorda che Gesù nasce per tutti, anche per quelli che noi non
consideriamo propriamente parte del popolo dei redenti; anzi, forse
proprio in loro Dio trova maggior fede che non nel cuore di tante persone
che si dicono cristiani, ma che poi, all’atto pratico, dimostrano tutt’altro.
Proprio perché la fede e la salvezza sono doni gratuiti, c’è chi li riceve
facendoli fruttificare con maggior gratuità.
Ed allora, facciamoci agricoltori e facciamo fruttificare la nostra fede,
concimandola con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


sabato 26 novembre 2016

Il Vangelo di Domenica 27 Novembre 2016

1° Domenica di Avvento.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (2,1-5)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (13,11-14)
Dal Vangelo secondo Matteo (24,37-44) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di
Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.
Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano
e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno
in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il
diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo.
Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato.
Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della
notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’osservazione di Gesù è davvero molto logica; non ha senso attendere
qualcuno che probabilmente non arriverà; tantomeno non si attende una
persona di cui conosciamo perfettamente l’orario di arrivo ed il tempo
della sua permanenza con noi.
Ed è proprio qui il bello; il Signore, dicendoci queste parole, vuole
che viviamo sempre in un atteggiamento di profonda fiducia nelle
sue promesse.
A volte, sembra che tali promesse tardino a realizzarsi; del resto,
attendiamo il suo ritorno da duemila anni, e di eventi ne sono successi
davvero tanti, in questo lasso di tempo!
Ma non dobbiamo temere; la nostra vocazione è quella di attendere
fiduciosi, lasciando al nostro passaggio qualcosa di meglio, rispetto
a quello che abbiamo trovato al nostro arrivo.
E certamente, queste sono delle grazie che ci a voluto donare il Signore,
perciò nell’attesa, ringraziamolo attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata e buon inizio di Avvento Fausto.

venerdì 25 novembre 2016

Il Vangelo del Sabato 26 Novembre 2016

1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo (22,1-7)
Dal Vangelo secondo Luca (21,34-36) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi,
che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze
e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso
all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti
coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire
a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Più volte Gesù torna su questo rischio che tutti corriamo.
Di fronte al ritardo della venuta di Dio, è quasi normale perdere un pò
il tono dell’attesa e lasciarsi andare a distrazioni di ogni genere.
Ma il fatto che Dio tardi a manifestarsi non significa che egli non verrà;
per tale motivo, Gesù invita a non abbassare mai la guardia, ma a
rendersi sempre attenti e consapevoli che ogni attimo della vita ha un
valore infinito per la nostra salvezza o per il nostro allontanamento da Dio.
La tentazione più immediata è quella di lasciarsi prendere dalle lusinghe
del mondo; è proprio quello il momento di non cedere, e di vivere invece
una vita cristiana più impegnata, con equilibrio ma anche con decisione.
Solo allora, il nostro modo di vivere è di reale testimonianza per gli altri.
E per dare testimonianza, per il momento, cominciamo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

giovedì 24 novembre 2016

Il Vangelo del Venerdì 25 Novembre 2016

1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo (20,1-4.11-21,2)
Dal Vangelo secondo Luca (21,29-33) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate
la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano,
capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina.
Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate
che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che
tutto avvenga.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Tra gli sconvolgimenti della storia, c’è un’àncora che rimane fissa e
stabile, alla quale ciascuno di noi si deve aggrappare; è la Parola di Gesù.
Essa ha il potere di restare anche in mezzo alle contraddizioni ed ai
cambi repentini della nostra storia, per il fatto che essa è vera.
La verità non è qualcosa che cambia a seconda dei tempi, dei
luoghi o delle convinzioni.
Essa è e rimane sempre la stessa; per questo, la Parola di Gesù è per
noi come una bussola che ci indica il vero cammino da seguire e la
strada da percorrere.
Non si deve temere quando sembra che non ci siano più punti di
riferimento sicuri attorno a noi; torniamo a leggere, ad ascoltare
e soprattutto ad amare la Parola che Dio ci porge, e nulla e nessuno
potranno sviarci, se ci facciamo sostenere dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

mercoledì 23 novembre 2016

Il Vangelo del Giovedì 24 Novembre 2016

Santi Andrea Dung-Lac e compagni.
1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo (18,1-2.21-23; 19,1-3.9)
Dal Vangelo secondo Luca (21,20-28) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete
Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua
devastazione è vicina.
Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti,
coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno
in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta,
affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle
donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande
calamità nel paese e ira contro questo popolo.
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni;
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani
non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia
di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini
moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.
Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande
potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate
il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Per Gerusalemme, le parole profetiche di Gesù si avvereranno molto
presto; appena dopo una trentina d’anni dalla sua morte e risurrezione,
essa sarà distrutta e rasa al suolo per l’ennesima volta dai romani.
Dunque, al di là del linguaggio apocalittico, Gesù sta dicendo una cosa
molto concreta; questi eventi storici sono in realtà il segno di un
cambiamento molto profondo ed importante.
Tale cambiamento, ci porta anzitutto ad una liberazione ed un
rinnovamento interiore; Gesù sta annunciando anche a noi la possibilità
di vivere alla sua presenza in maniera assolutamente nuova e particolare.
Proprio alla fine di quest’anno liturgico, perché non proviamo a ripercorrere
con la memoria questo tempo che sta per concludersi, e a considerare tutte
le grazie che il Signore ci ha concesso.
Se non ci riusciamo, aiutiamoci con la preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

martedì 22 novembre 2016

Il Vangelo del Mercoledì 23 Novembre 2016

1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo (15,1-4)
Dal Vangelo secondo Luca (21,12-19) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani
su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle
prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.
Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa;
io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno
resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici,
e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Certe persecuzioni e certe incomprensioni ci sembrano difficili da
sopportare e ci danno l’impressione che Dio si dimentichi di noi.
In realtà, queste sono occasioni preziose per collaborare con Lui,
affinchè il suo messaggio di salvezza arrivi a quante più persone
possibili, toccandone il cuore.
Il valore della testimonianza, di fronte a certe situazioni dolorose
o difficili, vale più di mille parole o di mille omelie; questo è ciò di
cui Dio ha veramente bisogno, per espandere il suo regno sulla terra.
Dunque, non sentiamoci mai abbandonati quando siamo in difficoltà;
piuttosto, consideriamoci privilegiati, poiché Dio ci chiama ad essere
suoi collaboratori ed apostoli in un mondo ostile e diffidente.
Egli saprà far nascere dalla nostra testimonianza un frutto di vita eterna.
Non sarà facile, ma con l’aiuto della preghiera, ci possiamo riuscire.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

lunedì 21 novembre 2016

Il Vangelo del Martedì 22 Novembre 2016

Santa Cecilia.
1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo (14,14-19)
Dal Vangelo secondo Luca (21,5-11) anno pari.
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di
belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di
quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose
e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?».
Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare.
Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”,
e: “Il tempo è vicino”.
Non andate dietro a loro!
Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate,
perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro
regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze;
vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gli ebrei erano molto fieri del tempio di Gerusalemme, per cui a coloro
che ascoltavano questa profezia di Gesù tali parole dovevano sembrare
davvero stonate e fuori luogo.
Ma ciò non impaurisce affatto il Maestro, il quale, incalzando, annuncia
sconvolgimenti ben più gravi ed importanti.
Del resto, l’interesse del Signore non è tanto quello di terrorizzare
i suoi contemporanei-e nemmeno noi!-quanto piuttosto di avvisarci
che non ci si deve lasciar turbare dagli eventi storici, anche se sono
particolarmente difficili o terribili.
Piuttosto, si deve fare attenzione a non lasciarsi abbindolare da tanti
sedicenti profeti di sventura di cui anche oggi ne è piena la nostra
società e che vorrebbero approfittare della paura della gente per
allontanarli dal vero ed unico Dio.
Attenzione perciò, farci cambiare strada da qualche falso profeta
è facilissimo, chiediamo al Signore l’aiuto necessario per riconoscerli,
aiutandoci con la preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


domenica 20 novembre 2016

Il Vangelo del Lunedì 21 Novembre 2016

Presentazione della Beata Vergine Maria.
1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo (14,1-3.4-5)
Dal Vangelo secondo Luca (21,1-4) anno pari.
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano
le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine,
e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato
più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta
parte del loro superfluo.
Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che
aveva per vivere».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
È davvero uno strano vedere come i criteri di Dio siano così
differenti dai nostri; per noi, infatti, chi fa davvero la storia è
colui che è ricco, che è potente e che ha molte possibilità di gestire
il suo personale successo.
A chi potrebbe mai interessare una vedova e la sua miserabile offerta?
Invece, Dio guarda al cuore; se noi ricordassimo più spesso questa verità,
ci renderemmo conto più facilmente che davanti a Lui gli atti di amore
più piccoli e insignificanti hanno un enorme valore.
Dovremmo imparare a restare ammirati da questi atti, più che da quelli
altisonanti degli uomini ricchi e potenti del mondo.
Solo così raggiungeremmo una sapienza di vita ed un’esperienza di Dio
che la povera vedova aveva già, e che oggi diventa per noi un modello.
Perciò, ringraziamo l’insegnamento di questa vedova, e chiediamo al
Signore di riuscire a prendere esempio da lei, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.